Il sostegno per l'economia circolare al Sud
Un nuovo bando per alimentare lo sviluppo sostenibile delle imprese meridionali
Fornire un adeguato sostegno alle strategie di economia circolare, in particolare nel Mezzogiorno del Paese. Stimolare iniziative capaci di avere un impatto positivo tanto sull’economia quanto sull’ambiente dei territori, favorendo uno sviluppo sostenibile in grado di innescare circuiti virtuosi. È questo l’obiettivo della nuova edizione, la sesta, del bando lanciato dalla Fondazione con il Sud, rivolto agli enti del Terzo settore.
Il sostegno all'economia circolare si inserisce in un contesto, quello italiano, particolarmente felice: secondo l’ultimo rapporto sul settore, realizzato dal Circular Economy Network in collaborazione con ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), il nostro Paese si è posizionato come il Paese con il migliore indice di circolarità.
Confermare e migliorare ulteriormente le performance è possibile, a partire dalle regioni meridionali. Il bando della Fondazione con il Sud, nel dettaglio, intende rinnovare il proprio impegno sul tema della tutela dei beni ambientali e del contrasto al cambiamento climatico: stanziati quattro milioni di euro per sostenere progetti con l'obiettivo di ridurre gli sprechi, valorizzare le risorse locali e creare nuove opportunità di lavoro.
L'iniziativa si concentra sullo sviluppo di strategie di economia circolare che considerino una o più fasi del ciclo di vita del prodotto: prima dell’uso (rifiuta, ripensa, riduci), durante l’uso (conserva, riusa, condividi, ripara, rigenera) e successivamente all’uso (ricicla e restituisci agli ecosistemi).
La call è rivolta alle organizzazioni di terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Saranno valorizzati i progetti in grado di promuovere strategie integrate, assicurando la salvaguardia della biodiversità, l’equilibrio degli ecosistemi e l’adattamento al cambiamento climatico, puntando anche sulla sensibilizzazione delle comunità sul tema. I progetti dovranno, infatti, impegnarsi anche nella diffusione della cultura della circolarità, al fine di responsabilizzare i cittadini riguardo all’impatto delle loro scelte di consumo.
L’estrazione delle risorse naturali è triplicata negli ultimi 50 anni e, entro il 2060, si prevede un ulteriore aumento del 60% rispetto ai livelli del 2020. Un incremento che causerebbe un impatto ambientale senza precedenti sulla perdita della biodiversità, sui livelli di inquinamento e, in generale, sull’equilibrio degli ecosistemi. Questo trend dipende prevalentemente dalle abitudini di consumo a cui tutti contribuiamo. Per rifondare la società su basi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, occorrerebbe attuare la transizione da un modello di economia lineare, basato sulla logica dell’”usa e getta” e sullo sfruttamento dei combustibili fossili, ad un modello di economia circolare, ispirato ai cicli naturali.
Considerata la stretta connessione tra sviluppo sostenibile e sviluppo sociale, gli interventi dovranno attivare processi partecipativi volti a ridurre le diseguaglianze e a favorire l’inclusione socio-lavorativa e la coesione comunitaria, rafforzando lo scambio tra terzo settore, imprese for profit e enti pubblici, anche in un’ottica di integrazione con le politiche pubbliche territoriali e nazionali.
Saranno particolarmente apprezzate proposte che intervengano nelle aree interne del Sud, dove l’economia circolare potrebbe rappresentare un’occasione di sviluppo, rivitalizzazione e coesione sociale.
Il bando si rivolge a partenariati composti da almeno 2 organizzazioni di terzo settore e un terzo ente, anche appartenente al pubblico o profit. Possono far parte della rete istituzioni locali, scuole, enti di ricerca, università, consorzi privati e imprese appartenenti al tessuto imprenditoriale locale e nazionale.
L’iniziativa si articola in due fasi: la prima finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio di intervento e la seconda di accompagnamento nella progettazione esecutiva, volta ad arricchire la proposta e a chiarire eventuali aspetti critici rilevati nella valutazione iniziale. La scadenza del bando è fissata al 29 novembre prossimo: tutti i dettagli sono disponibili a questo indirizzo.