Imprenditoria femminile, nuovi sostegni per le imprese
L'obiettivo è promuovere la nascita e lo sviluppo di nuove aziende in un'ottica di crescita
Segnali molto incoraggianti, da accompagnare con misure che possano migliorare dati e performance. È quanto emerge dall'ultimo report pubblicato da Cribis sull’imprenditoria femminile in Italia. Secondo i dati raccolti dallo studio, sono 1.050.000 le società in Italia a caratterizzarsi per la gestione femminile, in crescita del 10,3% rispetto all’anno precedente, portando il numero di imprenditrici oltre il milione.
Numeri in netto miglioramento, dunque, a cui si aggiungono le iniziative periodicamente messe in campo da enti pubblici e privati per sostenere ulteriormente la crescita. Come nel caso del bando “Oltre nuove imprese a tasso zero”, gestito da Inivitalia, con l'obiettivo di promuovere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese femminili su tutto il territorio nazionale.
In particolare, vengono considerate “femminili” le società che soddisfano uno dei seguenti criteri: le società di capitali in cui la maggioranza dei componenti dell’organo di amministrazione sia costituita da donne o la maggioranza delle quote di capitale sia detenuta da donne; le società di persona in cui la maggioranza degli esponenti sia donna; oppure le ditte individuali il cui titolare sia donna.
L’incentivo è a sportello: non ci sono graduatorie né scadenze. Le domande sono esaminate in base all’ordine di arrivo, e l’iter di valutazione prevede due fasi:
- La prima fase consiste in un colloquio di approfondimento per verificare le competenze tecniche, organizzative e gestionali del team imprenditoriale e la coerenza interna del progetto da finanziamento, anche rispetto alle potenzialità del mercato. Se il proponente supera positivamente il colloquio, si richiederà di integrare la presentazione della domanda sulla piattaforma online con le informazioni sul piano economico -finanziario del progetto;
- La valutazione della domanda si completerà con un secondo colloquio per valutare la sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa in considerazione delle spese proposte e delle agevolazioni richieste.
Al termine della valutazione, Invitalia concede i finanziamenti e monitora la realizzazione dei progetti.
Tornando al contesto, ancora dallo studio condotto da Cribis, emerge come siano in miglioramento tanto gli indicatori che misurano il livello di internazionalizzazione delle imprese al femminile, cresciute di oltre quattro punti percentuali rispetto a un anno fa, e sia per quanto riguarda la Digital Attitude, che registra una crescita del 4,3% delle imprese con un livello tra alto e medio rispetto all’anno precedente.
A tale proposito, il bando “On – Oltre Nuove imprese a tasso zero”, riguarda agevolazioni valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.
I fondi sono destinati a micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi, ma l'accesso è consentito anche a persone fisiche intenzionate a costituire nuove imprese, purché presentino la documentazione necessaria entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni. I programmi finanziati dovranno essere realizzati entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
In Italia, La Regione con la maggiore incidenza di imprese femminili sul totale delle aziende presenti è il Lazio con il 20,5%, seguito da Abruzzo e Basilicata che si condividono il secondo gradino del podio con il 20,4%, chiude al terzo posto l’Umbria con il 20,2%. In riferimento ai settori, invece, la maggior concentrazione delle imprese femminili si ha nei servizi sociali, con il 52,5% sul totale delle imprese (crescita significativa di quasi 10 punti percentuali dall’anno precedente), nelle industrie tessili (39,6%) e nel commercio al dettaglio di abbigliamento (39,1%).