Efficientamento energetico, i nuovi bandi nel segno della transizione ecologica
Dalle rinnovabili alla digitalizzazione, le aree di intervento per startup e aziende con l'iniziativa "Mission Innovation 2.0"
Un sostegno concreto per la ricerca italiano nel settore energetico, favorendo la transizione ambientale. In questo senso sono attivi dal quattro aprile scorso cinque avvisi di bando nell’ambito dell’iniziativa “Mission Innovation 2.0”. Ognuno degli avvisi è rivolto ad un’area strategica dei programmi “Green Powered Future Mission” e “Clean Hydrogen Mission”. I bandi aperti puntano a selezionare proposte di progetto in altrettanti temi, dalle fonti rinnovabili fino alla gestione dei dati e alla digitalizzazione.
Nel dettaglio, i cinque macrotemi individuati dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica riguardano le seguenti aree:
- Fonti Rinnovabili Non Programmabili (FRNP) – Scadenza ore 12.00 del 13 Giugno 2025
- Flessibilità e accumulo energetico – Scadenza ore 12.00 del 19 Giugno 2025
- Dati e digitalizzazione di rete – Scadenza ore 12.00 del 20 Giugno 2025
- Elettrolizzatori e reti – Scadenza ore 12.00 del 12 Giugno 2025
- Bioidrogeno e biocarburanti – Scadenza ore 12.00 del 12 Giugno 2025.
Possono partecipare ai bandi gruppi progettuali formati da almeno due partner tra Imprese – comprese le startup innovative – e Organismi di ricerca e diffusione della conoscenza. A patto che un’impresa vesta il ruolo di capofila del progetto.
Del resto, il tema dell'efficientamento energetico e più in generale della sostenibilità ambientale è al centro delle politiche economiche e industriali del nostro Paese e dell'Europa. Con un budget di 60 milioni di euro, il bando ricerca progetti che facilitino l’integrazione di elevati livelli di energia solare fotovoltaica e eolica nel sistema elettrico, migliorino le attività di monitoraggio per finalità di manutenzione e di predittività della produzione e individuino soluzioni innovative di installazione.
Per quanto riguarda la flessibilità e l'accumulo energetico, i 62 milioni stanziati sono destinare a progetti in quattro aree strategiche: Integrazione in rete di sistemi di accumulo energetico; Servizi di flessibilità e aggregazione; Veicoli elettrici come risorse di flessibilità; Pianificazione, gestione, controllo del sistema energetico integrato.
Ammontano a sei milioni di euro invece le risorse a disposizione dei progetti dell’area strategica “Elettrolizzatori e reti”, per puntare al miglioramento delle prestazioni e all'l’incremento dell’integrazione della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile non programmabile e della sicurezza del sistema elettrico.
A livello industriale, è possibile intervenire sui processi produttivi per minimizzare gli sprechi di energia, magari ottimizzando i macchinari o recuperando il calore che altrimenti andrebbe disperso. L'installazione di pannelli solari, sia fotovoltaici per produrre elettricità che termici per l'acqua calda, rappresenta un altro passo importante verso un utilizzo più consapevole delle risorse. Inoltre, lo sviluppo e la promozione della mobilità sostenibile, attraverso l'uso di veicoli elettrici o ibridi e l'incentivazione del trasporto pubblico e della bicicletta, contribuiscono a ridurre il consumo di combustibili fossili nel settore dei trasporti.
I vantaggi di questo approccio sono molteplici e interconnessi. In primo luogo, si traduce in un immediato beneficio economico grazie alla riduzione delle spese per l'energia. Ma non è solo una questione economica: un minor consumo energetico significa anche una minore pressione sull'ambiente, con una conseguente diminuzione delle emissioni di gas serra responsabili del cambiamento climatico e un miglioramento della qualità dell'aria che respiriamo. Interventi come l'isolamento termico, inoltre, aumentano il comfort abitativo, rendendo gli ambienti più salubri e accoglienti.