Blue economy, le opportunità del settore per imprese e ambiente
Un comparto da 76 miliardi che punta su portualità, inclusione e transizione ecologica
Un valore generato pari a oltre 76 miliardi di euro, con più di un milione di occupati. La Blue Economy è uno dei comparti in maggior crescita in Italia, come certificato dal XIII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare a cura di Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare. Ulteriori stimoli al settore arrivano da bandi pubblici, con la regione Lazio che investira 27 milioni di euro e progetti come il Blue Green Economy Award 2025, rivolto alle imprese.
I finanziamenti, nel dettaglio, riguardano a valorizzazione dei beni culturali e ambientali sugli arenili, il potenziamento dell’inclusività sociale delle spiagge libere, la riduzione dell’inquinamento e la protezione dell’ecosistema marino, il recupero e riuso dei relitti e progetti pilota sulla dissalazione, fondamentale per prevenire eventuali crisi idriche.
Ancora, previsti incentivi per la cura delle spiagge, la riqualificazione degli arenili e l'adozione di interventi di disinquinamento biologico e riduzione delle plastiche. Un altro aspetto di primaria importanza nel comparto è rappresentato senz'altro dai porti turistici: in Italia sono oltre 800, con 162mila posti barca disponibili. Strutture e centri operativi che riguardano soprattutto il centro-sud, come è ovvio per la conformazione geografica del nostro Paese. In particolare secondo il rapporto le regioni della top 5 per incidenza del valore aggiunto dell’economia del mare sul totale dell’economia territoriale sono:
• Liguria (13,8%);
• Sardegna (8,8%);
• Friuli-Venezia Giulia (8,4%);
• Lazio (6,7%)
• Campania (6,6%).
Il potenziale della portualità turistica, ad ogni modo, necessita di investimenti per offrire servizi moderni e competitivi: sono necessari interventi su moli, banchine, dighe foranee e servizi come acqua, smaltimento rifiuti, elettrificazione e sistemi di monitoraggio digitale, così come va potenziata la logistica di accesso e i servizi di assistenza tecnica e commerciale. E l’innovazione passa anche dalla digitalizzazione: il programma “Wifi by Italia.it” del ministero del Turismo punta a garantire connessione gratuita in 39 porti turistici, di cui 25 già attivi.
Con l’obiettivo di valorizzare i progetti più innovativi nel campo della sostenibilità ambientale, sociale, economica e della Blue Green Economy, il Blue Green Economy Award è una grande opportunità per dare visibilità alle imprese, agli enti e alle organizzazioni che contribuiscono alla transizione ecologica con idee, visioni e impatti reali. L’edizione 2025 prevede 45 aziende finaliste: le migliori verranno selezionate in base a impatto, innovazione e certificazioni.
Del resto, con oltre 7.500 km di coste, l'Italia vanta un patrimonio marittimo unico, che è un motore di sviluppo, innovazione e sostenibilità. Questo vasto ecosistema non è solo una risorsa naturale, ma un vero e proprio volano economico che spazia da settori tradizionali a quelli più innovativi. Guardando al futuro, la Blue Economy si posiziona come un modello di sviluppo sostenibile. Affrontare le sfide ambientali, come l'inquinamento marino e il cambiamento climatico, è fondamentale. L'innovazione tecnologica gioca un ruolo cruciale: lo sviluppo di energie rinnovabili dal mare, la gestione sostenibile delle risorse ittiche e la creazione di soluzioni per la pulizia dei mari sono alcune delle aree in cui l'Italia può e deve investire per coniugare crescita economica e protezione ambientale.