Saper lavorare in team, avere una profonda attitudine a relazionarsi con gli altri, mantenere i nervi saldi sono alcuni dei requisiti richiesti per intraprendere la professione di Educatore Professionale.
Questa figura lavora per recuperare e reinserire socialmente persone in difficoltà e in situazioni di disagio, che vivono per questo ai margini della società. Un lavoro che richiede senso di responsabilità e una sensibilità fuori dal comune tanto da diventare quasi una vocazione.
L’Educatore in particolare assiste queste categorie di persone:
- soggetti portatori di handicap psichici o fisici (adulti e minori)
- persone malate di Aids e con problemi di dipendenza (alcol, droghe)
- anziani
- carcerati
Per la varietà delle problematiche con cui si misura, nonché per la loro specificità, l’Educatore lavora spesso in modo coordinato e integrato con altre figure professionali presenti nelle strutture come psicologi, assistenti sociali e altri operatori. In generale, attua interventi educativi e riabilitativi nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da un'équipe multidisciplinare che ha come obiettivo primario il recupero alla vita quotidiana. Per ottenere il positivo inserimento o reinserimento psico-sociale della persona in difficoltà, l’Educatore: mira al recupero delle sue potenzialità e al raggiungimento di livelli sempre più avanzati di autonomia; organizza le strutture e le risorse sociali e sanitarie al fine di realizzare il progetto educativo integrato; opera sulle famiglie, sulla collettività e sul contesto sociale dei pazienti allo scopo di favorirne il reinserimento; partecipa ad attività di studio e ricerca.
L’Educatore
svolge la sua attività professionale in strutture e servizi socio-sanitari pubblici (come ospedali, carceri, ma anche Province, Regioni, Comuni); in strutture residenziali e semiresidenziali private (come case famiglia, comunità terapeutiche, case di cura, case di riposo, cooperative, centri di accoglienza); effettua assistenza domiciliare, offrendo anche solo il sostegno educativo; si reca a scuola per il sostegno dei minori; visita centri educativi diurni che ospitano persone disagiate. Lavora in regime di dipendenza o libero professionale.
Secondo i dati dell’Associazione Nazionale Educatori Professionali (ANEP) relativi al 2014, gli educatori professionali in Italia sono più di 31.000: sono quasi 23.000 gli educatori che lavorano nelle strutture residenziali, circa 3.800 quelli dipendenti del Sistema Sanitario Nazionale, circa 2.000 quelli che lavorano presso il Ministero della Giustizia, a cui si aggiungono coloro che lavorano nei servizi semi-residenziali, nei servizi territoriali e nel sistema scolastico.