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3 minuti di lettura
25/11/2025

Rigenerazione urbana e innovazione sociale per città più inclusive

Misure europee e italiane per il recupero delle aree urbane marginalizzate e la promozione dell’inclusione

rigenerazione urbana

Sostenere azioni innovative nel campo dello sviluppo urbano sostenibile significa guardare le città come organismi vivi in cui rigenerare spazi, relazioni e opportunità. 
A livello europeo, Urban Innovative Actions (UIA) è un’iniziativa chiave: promossa dall’Unione Europea, offre finanziamenti per progetti pilota in cui le autorità locali possono sperimentare soluzioni innovative per questioni urbane complesse come la coesione sociale, la mobilità, la rigenerazione di aree degradate o la transizione energetica.  
Per partecipare, le candidature passano attraverso un processo di tre fasi: verifica di eleggibilità, valutazione qualitativa e selezione finale. 

Questo approccio europeo alla rigenerazione urbana si intreccia con le strategie nazionali italiane del PNRR, misure che sostengono l’inclusione sociale attraverso la riqualificazione delle città. Nella Missione 5 – Inclusione e CoesioneInvestimento 2.1 (“Progetti di Rigenerazione Urbana”) vengono promossi interventi nei comuni per ridurre fenomeni di marginalizzazione e degrado. Il decreto ministeriale ha definito un plafond di 3,3 miliardi di euro per il periodo 2021-2026, destinato a Comuni con almeno 15.000 abitanti: gli interventi ammissibili includono il riuso di aree pubbliche, la demolizione di opere abusive, la rifunzionalizzazione di strutture esistenti e la creazione di spazi sociali, culturali o verdi. 

A completare il quadro, l’investimento 3.1 (“Sport e Inclusione Sociale”) dello stesso programma, dedicato al rafforzamento dei servizi socio-educativi e agli interventi di inclusione per minori e famiglie vulnerabili, si è chiuso di recente, il 15 ottobre, confermando l’impegno complessivo del PNRR nel sostenere percorsi di crescita e di equità sociale nei territori.

Sul versante dello sviluppo socioeconomico, il concorso InvestIAMO sociale, promosso da Fondazione Perugia e UniCredit, con il contributo di Fondazione Italiana Accenture ETS, Human Foundation, punta a sostenere progetti innovativi ad alto impatto sociale. La quarta edizione del bando premia Enti del Terzo settore, cooperative sociali e imprese sociali entro il 30 ottobre 2026. Ai vincitori sono destinati premi in denaro fino a €125.000 per promuovere l’imprenditorialità sociale e l’inclusione socio-lavorativa di persone vulnerabili.  

Un ulteriore tassello nel quadro delle politiche di rigenerazione urbana orientate all’inclusione è rappresentato da RiGenerazioni, l’avviso pubblico promosso da Sport e Salute nell’ambito di un programma strategico coordinato dal Ministro per lo Sport e i Giovani, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. L’iniziativa, sostenuta anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è rivolta ai giovani tra 14 e 35 anni e nasce per promuovere interventi capaci di favorire inclusioneorientamento e benessere psicofisico, soprattutto nei territori caratterizzati da fragilità sociali o carenza di opportunità.

Possono candidarsi:

  • associazioni e fondazioni iscritte al RUNTS o all’anagrafe delle Onlus, con l’obbligo di costituire un partenariato composto da almeno altri due soggetti;
  • enti del Terzo Settore;
  • enti pubblici e ASD/SSD registrate al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD).

 Il bando prevede contributi tra 150.000 e 250.000 euro per progetti della durata compresa tra 18 e 24 mesi, con una scadenza fissata al 9 gennaio 2026.

Tutte queste iniziative condividono un obiettivo: fare della rigenerazione urbana un motore di innovazione e inclusione, non solo dal punto di vista infrastrutturale ma anche sociale. L’idea di restituire dignità e opportunità alle comunità passa per l’interconnessione tra politiche europee, misure nazionali e progetti locali. Rigenerare una piazza significa anche creare nuovi spazi di aggregazione; riqualificare una biblioteca significa rafforzare il capitale sociale di una comunità; costruire un impianto sportivo non è solo un investimento fisico, ma un gesto concreto di coesione. In tal modo, spazi abbandonati possono diventare laboratori di partecipazione, veicoli di cambiamento e punti di partenza per un nuovo senso di comunità.