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Agricoltura e innovazione, dai fondi PNRR agli investimenti in ambito regionale

Sono diversi i contributi per modernizzare un settore strategico per l’economia italiana sempre in chiave di sostenibilità ambientale

20 dic 2023
5 minuti di lettura

Anche l’agricoltura ha la sua specifica voce all’interno del Next Generation UE, il fondo europeo a supporto dei Paesi membri: nella Missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, il PNRR mira a trasformare l’agricoltura italiana attraverso il minore uso di pesticidi, mezzi meno inquinanti, digitalizzazione e nuove tecnologie.
Secondo la strategia UE “Dal produttore al consumatore”, è necessario che gli agricoltori si modernizzino per ottenere migliori risultati ambientali, aumentare la resilienza climatica e ridurre e ottimizzare l'uso dei fattori produttivi.

La svolta nel settore agricolo risiede quindi nell’ammodernamento che si realizza attraverso innovazione e digitalizzazione: si tratta di strumenti concreti volti a sostenere il comparto e accedere alle agevolazioni per rilanciare i prodotti made in Italy, tanto apprezzati a livello internazionale.
A livello nazionale è stato attivato il Fondo per l’innovazione nell’agricoltura 2023-2025 con la Legge di Bilancio 2023. L’obiettivo del fondo è favorire lo sviluppo di progetti per l'aumento della produttività nel settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell'impresa.

Possono essere ammesse a godere dei contributi a fondo perduto le Piccole e Medie Imprese, singole o associate, comprese le loro cooperative e associazioni, iscritte al registro delle imprese con la qualifica di imprese agricole, ittiche o agromeccaniche.
Per il Governo l’innovazione in questo settore è strategica: investire sulle nuove tecnologie e mettere al centro l'agricoltura, ponendo sullo stesso piano la sostenibilità ambientale e quella economica è fondamentale e permette di favorire l’ingresso dei più giovani in agricoltura. Sarà ISMEA, l’ente pubblico economico che si occupa dei servizi per il mercato agricolo e alimentare, a occuparsi dell’istruttoria, dalla concessione fino al controllo dei fondi, passando per erogazione e monitoraggio.

Il Fondo di 225 milioni di euro permetterà di erogare contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchine e attrezzature innovative per agricoltura e pesca per l’ammodernamento delle imprese del settore primario (circa 5 milioni per ciascuno dei tre anni). I fondi per l’anno 2023 sono stati riservati alle zone colpite dalle alluvioni di maggio 2023; pertanto i fondi per questo anno sono già terminati per l’alto numero delle domande; tra pochi giorni, tuttavia, ripartiranno le erogazioni per l’anno 2024.
Anche nelle regioni diverse sono le possibilità per rilanciare l’agricoltura e perseguire gli obiettivi generali del PNRR: si tratta di provvedimenti che puntano sulla digitalizzazione  dell’impresa agricola, sui mezzi che favoriscono il ricambio generazionale nel settore, che favoriscono l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro tramite l’autoimpiego.

In Piemonte ci sono due opportunità per le aziende agricole: con una copertura finanziaria di 45 milioni di euro, la Regione promuove un bando per sostenere i giovani imprenditori agricoli. Si potrà presentare domanda per ottenere il contributo di cui al “Pacchetto giovani” fino al 14 marzo 2024. Il bando rientra negli investimenti per migliorare la competitività sui mercati delle aziende agricole e accrescerne la redditività ed è destinato ai giovani agricoltori maggiorenni con massimo 40 anni, titolari di un’azienda agricola, in modo da incentivare il ricambio generazionale in agricoltura.
Anche la filiera agroindustriale piemontese può contare su finanziamenti significativi per interventi che migliorino la produttività delle imprese e rendano più competitivi i prodotti agroalimentari sui mercati: con l’altro bando il Piemonte intende sostenere il comparto agroindustriale, mettendo a disposizione 30 milioni di euro per investimenti sulla trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. È possibile presentare la domanda entro il 29 febbraio 2024; l’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale, pari al 40% della spesa ammissibile.

Tra le aziende agricole maggiormente coinvolte in questo processo di ammodernamento ci sono le imprese che si occupano di lavorare, stoccare e confezionare i prodotti del made in Italy come l’olio extravergine di oliva, una vera eccellenza del mercato italiano.
Nella Regione Lombardia, sempre nell’ambito del PNRR, è possibile chiedere contributi per le aziende agricole e le imprese agroindustriali titolari di frantoi oleari.

Le condizioni per accedere ai contributi riguardano la tipologia degli investimenti che devono essere finalizzati alla sostituzione e all’ammodernamento degli impianti più obsoleti e devono puntare a migliorare la sostenibilità del processo produttivo, ridurre la produzione di rifiuti e favorirne il riutilizzo a fini energetici.
Sempre per il PNRR, anche due regioni del Sud propongono agevolazioni per le imprese agricole: con una dotazione finanziaria di più d 12 milioni di euro per la Sicilia e 27 milioni per la Puglia, le due regioni del Mezzogiorno hanno approvato un avviso con le indicazioni tecniche per accedere ai contributi a fondo perduto: destinatarie delle agevolazioni sono sempre le imprese agricole che dovranno utilizzare i fondi per ammodernare gli impianti di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva. È possibile inviare le richieste per entrambe le regioni entro il 15 gennaio 2024.
 

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