Come creare ambienti di lavoro più creativi e produttivi
In un'epoca dominata da notifiche continue e distrazioni digitali, le aziende stanno riscoprendo l'importanza del "flow", uno stato psicologico che favorisce più concentrazione
Il flow, o stato di flusso, è stato teorizzato dallo psicologo Mihály Csíkszentmihályi nel 1990 come uno stato mentale in cui una persona è completamente immersa in un'attività, con una concentrazione totale che porta a una sensazione di piacere e realizzazione. In questo stato, il tempo sembra dilatarsi e le distrazioni scompaiono, permettendo un'esperienza ottimale sia nel lavoro che nelle attività creative. Si tratta, quindi, di un intenso momento di ricerca e riunione, in cui si ha un confronto con i colleghi per elaborare idee nuove, fresche e originali.
Integrare il flow nelle dinamiche aziendali può portare a numerosi benefici, tra cui:
• Aumento della produttività: I dipendenti che sperimentano il flow sono fino a cinque volte più produttivi rispetto alla media, grazie a un coinvolgimento totale nelle attività lavorative
• Miglioramento della creatività: Lo stato di flow favorisce la generazione di idee innovative, poiché la mente è libera da distrazioni e giudizi critici
• Benessere e soddisfazione lavorativa: L'esperienza del flow è associata a un maggiore benessere psicologico, riducendo lo stress e aumentando la soddisfazione sul lavoro
Per favorire il flow all'interno delle aziende, è fondamentale adottare alcune strategie chiave. Nel caso di agenzie pubblicitarie o altre agenzie legate al mondo della comunicazione, per esempio, è fondamentale assegnare compiti in base alla capacità dei dipendenti, offrendo sfide stimolanti ma non irraggiungibili, stabilire gli obiettivi comuni per dare senso al lavoro e motivare il team. Aiuta anche fornire feedback immediati al proprio lavoro, favorendo un dialogo continuo e trasparente, critico ma motivazionale che alimenti l’autonomia e la libertà creativa di ciascun dipendente.
L’aspetto forse più complicato del flow è proprio realizzarlo in un contesto di vita quotidiana dove non si hanno vincoli di spazio o accesso a terzi elementi, oltre la propria mente e carta e penna. Questo tutela, infatti, dalle distrazioni continue; è ancora più difficile negli ambienti di lavoro dove il multitasking è valorizzato, incentivato e i ritmi di produzione sono vertiginosi.
Il più grande nemico di questa fase di elaborazione è la distrazione data dalle tecnologie. Per cui, anche trattandosi di settori in cui Internet e l’utilizzo di software online risulta essenziale, per la prima fase di brainstorming si consiglia la creazione di un ambiente di lavoro senza distrazioni, spazi di lavoro silenziosi o isolati acusticamente che permettano la propria concentrazione e quella dei colleghi vicini di scrivania, favorendo una completa immersione nel progetto dandogli l’attenzione e creando il senso di responsabilità che richiede. Questi luoghi possono essere sale riunioni, sale per il co-working o, in caso di lavoro a distanza, call fisse con partecipazione obbligatoria il cui primo punto è dialogare a voce sulle idee senza usufruire di ricerche online, ma solo prendendo appunti.
Per concludere, in un mondo sempre più connesso e distratto, il flow rappresenta una risorsa fondamentale per le aziende che desiderano migliorare le prestazioni e il benessere dei loro dipendenti. Adottando strategie mirate per promuovere questo stato ottimale, sono le organizzazioni stesse a premurarsi di creare ambienti di lavoro più produttivi, creativi e soddisfacenti.