Come diventare Community Manager
“I grandi brand hanno spesso un pubblico on line enorme: la gestione della community on line è diventata cruciale, sapendo conciliare la creazione di contenuti…
18 feb 2011
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“I grandi brand hanno spesso un pubblico on line enorme: la gestione della community on line è diventata cruciale, sapendo conciliare la creazione di contenuti con fantasia nello storytelling” L’aforisma di oggi è di “Nova”, quotato inserto tecnologico de IlSole24Ore del giovedì; una frase che rende tutta la potenza dei mestieri del futuro quando indica tra le “forze del 2011” proprio il community management. C’è chi ha parlato di “saggezza delle folle”[1], e chi invece ha provato a disegnare la mappa mentale di un Community Manager, di chi cioè è chiamato a gestire le community online. Ed è proprio l’approfondimento di questa figura che vogliamo proporre nell’articolo odierno. Lo sapevate che il quarto lunedì di gennaio si tiene il “community manager appreciation day”? Si tratta di un momento di riflessione e confronto in cui rendere giustizia alle figure “in prima linea” nel gestire i delicati rapporti tra utenti (spesso consumatori) ed enti erogatori di informazioni (spesso aziende). Dividiamo la nostra indagine sul community management in due punti. Nella testa del Community Manager La riflessione parte da una bellissima infografica che Heather Champ ha pubblicato per definire competenze e specificità di una figura così complessa.
Il Community Manager è sostanzialmente un responsabile della relazione con gli utenti e/o consumatori sui media digitali. Le principali competenze del community manager sono:
- Moderazione: non è facile moderare idee diverse e contrastanti mantenendo un approccio super partes, per questo il Community Manager deve prima di tutto avere buone doti di mediazione, tanto da definirlo un “diplomatico 2.0”
- Incentivo alla conversazione: il Community Manager è chiamato a rilanciare e ravvivare la conversazione senza essere ed apparire parziale; deve per questo conoscere molto bene gli utenti con cui si relaziona quotidianamente
- Analisi: conoscere i trend delle conversazioni è il modo migliore per mantenere una community viva e vivace. La capacità di ascoltare è la prima dote di un Community Manager
- Engagement: questo è uno dei termini più usati nelle strategie di sviluppo e gestione delle community degli ultimi periodi. Lo sviluppo di una relazione avanzata e di valore con l’utenza è una competenza che porta il Community Manager dalla gestione del rapporto di gruppo alla gestione del rapporto personale, di certo un’attività non banale.
- forte conoscenza delle scienze sociali per la relazione con le persone,
- conoscenza delle metriche economiche e statistiche per il pensiero analitico
- familiarità con una base tecnologica forte per “scaricare a terra” tale potenza cognitiva, sviluppando attività operative e analisi compiute (es. analisi del sentiment on line su una marca).