Curriculum: le aziende guardano le parole chiave

Dell'importanza di scrivere un curriculum efficace, che possa fare colpo e sia adatto all'azienda per cui è pensato, abbiamo parlato diverse volte; inviare una candidatura alla cieca, per questo, probabilmente non sortirà alcun riscontro. Uno dei motivi è che le aziende, soprattutto quelle più grandi e strutturate, utilizzano dei sistemi che tracciano e analizzano i curriculum dei candidati per parole chiave, determinando così una prima scrematura. La necessità di un primo filtro si fa più pressante per i recruiter in questo momento particolare per il mercato del lavoro, nel quale molte persone sono alla ricerca di nuove occasioni professionali. Il Wall Street Journal ha reso noti alcuni dati interessanti, emersi da un confronto con i responsabili delle risorse umane di diverse aziende americane:

• il 50% delle persone non è qualificata per il lavoro per cui si candida;
• circa il 90% delle aziende utilizza sistemi di filtro per parole chiave dei curriculum;
• il 19% dei selezionatori nelle piccole e medie imprese guarda la maggior parte delle candidature ricevute, il 47% ne guarda solo una parte.

Come riuscire allora a passare il vaglio di questi sistemi? Anzitutto, inserire nel proprio curriculum le parole chiavi presenti nella descrizione dell'annuncio di lavoro o quelle che trovate nella sezione "Lavora con noi" del sito aziendale; infine, quando ci si candida attraverso form online, è preferibile scrivere un curriculum il più semplice possibile in modo da agevolarne la lettura da parte di sistemi automatizzati. Questo tipo di riflessioni sembrano smentire la ricerca di originalità e personalità nel curriculum, di cui spesso ci siamo occupati nel blog; diciamo piuttosto che, come sempre, la verità sta nel mezzo, ovvero nella capacità di leggere il contesto entro il quale avviene la candidatura. Tipologia di azienda, tipologia di ruolo e metodologia di ricezione curriculum sono segnali che potranno indicarci come impostare al meglio la nostra candidatura.