Donne e Ict: le iniziative per favorire accesso e formazione
Dall’impegno dell’agenzia delle Nazioni Unite ai progetti regionali e nazionali per fornire le competenze scientifiche per un mercato del lavoro più inclusivo
Le startup e pmi innovative del settore Ict continuano a crescere: sono 8.169 le aziende a inizio aprile 2022, +22,6% rispetto a inizio marzo 2021, di cui 797 Pmi e 7372 Startup. Sono dati che emergono dal terzo report di monitoraggio dedicato ai trend demografici del settore elaborato da Anitec-Assinform e InfoCamere.
Settore che cresce e che potrebbe dunque favorire una maggiore occupazione e con esso una maggiore inclusione lavorativa. Come ad esempio, delle donne.
Nella giornata internazionale delle giovani donne nell’Ict (International Girls in Ict Day), celebrata come ogni anno il 28 aprile dall’Unione internazionale delle comunicazioni (Itu), l’agenzia delle Nazioni unite sottolinea come il divario di genere nell’Ict sia ancora ampio: circa il 30% dei professionisti nella tecnologia è donna.
Tale divario si sta assottigliando per quanto riguarda l’accesso a Internet: il 57% delle donne naviga di fronte al 62% degli uomini; la questione va analizzata sotto il profilo delle competenze e della formazione. Per questo, la giornata mondiale delle donne nell’Ict si focalizza sui temi di “accesso e sicurezza”, elementi fondamentali per permettere a tutte le ragazze e le giovani donne di utilizzare le tecnologie Ict e spendere le competenze acquisite nel mercato del lavoro.
Per far intraprendere una carriera basata sulla conoscenza delle discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics), vi è la necessità di avvicinare le ragazze a queste discipline.
In questa direzione è attivo l’impegno dell’agenzia delle Nazioni Unite che coinvolge – anche grazie a iniziative come la giornata mondiale – i suoi partner in tutti i settori, al fine di collaborare insieme per trovare soluzioni e idee che riducano le barriere all’accesso e rafforzino la sicurezza online.
L’iniziativa dell’Itu “Partner2Connect” fornisce un modello di cooperazione multisettorale e di creatività per sostenere le ragazze e le loro famiglie in ogni parte del mondo.
Del resto il dato del 2021 mostra che solo il 22% delle ragazze sceglie corsi universitari nelle materie Stem. Secondo il Women in Digital Scoreboard 2021 della Commissione Ue, le donne rappresentano solo un terzo dei laureati Stem e solo il 15,5% delle startup ha come fondatrici donne.
Per questo, l’Unione internazionale delle comunicazioni promuove anche una serie di misure per incoraggiare le ragazze a iscriversi alle lauree scientifiche, aumentando del 20% le borse di studio per le donne che si iscrivono a corsi di laurea Stem.
Accanto alle misure, occorre certamente anche un intervento “culturale” che può incentivare una maggiore propensione delle ragazze verso le materie scientifiche; il cambio culturale avviene anche grazie alle iniziative che possono essere messe in atto.
Come ad esempio, il progetto promosso e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, Ragazze Digitali ER, iniziativa di orientamento formativo che prenderà il via il prossimo giugno presso gli atenei della Regione. Si tratta di 7 Summer Camp gratuiti a carattere laboratoriale nelle università della Regione, un’edizione online, e un ulteriore percorso seminariale online per avvicinare le studentesse delle scuole secondarie all’informatica e alla programmazione. Obiettivo: diffondere il messaggio che il digitale è anche una "cosa da ragazze".
Altra iniziativa, da parte questa volta di un’azienda, è quella di VEM sistemi (che fornisce soluzioni in ambito ICT) che promuove VEM4Girls, un progetto di Corporate Social Responsibility per ridurre il gender gap nel settore. Due i progetti: VEMforGirls Academy, che mette a disposizione delle giovani ragazze strumenti e competenze strategiche per affrontare l’evoluzione del mondo del lavoro e le professioni del futuro che rientrano sotto il cappello STEM (science, technology, engineering e mathematics). Il secondo, VEMforGirls Learning & Community è invece un progetto di formazione interno al Gruppo VEM, dedicato ai dipendenti, per sviluppare una cultura aziendale in tal senso.
Infine, da sottolineare il progetto Girls Code it Better di Officina Futuro Fondazione W-Group, la fondazione che promuove iniziative per favorire l’inclusione socio-lavorativa. Con lo scopo di avvicinare le ragazze alla tecnologia e alle carriere Stem permette alle studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado di partecipare a laboratori extrascolastici, detti club, incentrati su percorsi digitali e di imprenditorialità.
Girls Code it Better ha vinto il Premio Nazionale per le Competenze Digitali di Repubblica Digitale nella categoria “Digitale contro il divario di genere”.