Fondo per il sostegno alla transizione industriale: un’opportunità per le imprese italiane
Investimenti per ridurre l’impatto ambientale e adottare un uso responsabile delle risorse sul suolo nazionale
Per transizione industriale si fa riferimento al cambiamento dei modelli produttivi, tecnologici e organizzativi all’interno delle imprese, volto a rispondere alle sfide globali e ad adattarsi a nuove esigenze socioeconomiche e ambientali. Un esempio concreto è l’evoluzione dall’Industria 4.0 a quella 5.0. Mentre la prima ha portato innovazioni basate sulla digitalizzazione, l’automazione e l’intelligenza artificiale, la seconda si propone di mettere l’essere umano al centro del processo produttivo, rafforzando la collaborazione tra uomo e macchina. Inoltre, l'Industria 5.0 pone l'accento su pratiche aziendali sostenibili, promuovendo soluzioni che riducano l’impatto ambientale e migliorino il benessere sociale. Questo approccio implica una riprogettazione dei processi produttivi, con l’obiettivo di coniugare innovazione tecnologica e sostenibilità, creando un futuro migliore.
In quest’ottica, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha recentemente annunciato l’apertura del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, un’iniziativa cruciale per supportare le imprese italiane nell’adeguamento alle politiche dell’Unione Europea in materia di lotta ai cambiamenti climatici. Questo fondo, inserito all'interno del PNRR, mette a disposizione 400 milioni di euro per progetti di investimento volti alla tutela ambientale.
L’obiettivo principale del sostegno è quello di favorire la transizione delle imprese italiane verso modelli produttivi più sostenibili ed efficienti. Questo significa incentivare investimenti che riducano l’impatto ambientale, migliorino il consumo energetico e promuovano l’uso responsabile delle risorse naturali. Attraverso il fondo, il governo mira a rendere il sistema produttivo nazionale più competitivo e allineato agli standard europei in materia di sostenibilità.
Le agevolazioni sono destinate a imprese di qualsiasi dimensione operanti su tutto il territorio nazionale, purché soddisfino determinati requisiti, tra cui:
- essere regolarmente costituite e attive nel registro delle imprese;
- operare nel settore manifatturiero;
- non essere in liquidazione volontaria o soggette a procedure concorsuali;
- non essere in difficoltà finanziaria al 31 dicembre 2019;
- essere in regola con gli obblighi contributivi e normativi;
- non aver ricevuto aiuti di Stato considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.
Inoltre, il 40% delle risorse è destinato alle imprese delle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), mentre il 50% è riservato alle imprese energivore, ossia quelle con un elevato consumo di energia.
I progetti devono riguardare una singola unità produttiva e mirare a migliorare l’efficienza energetica dell’attività d’impresa, ottimizzare l’uso delle risorse riducendo il consumo, promuovendo il riuso e il riciclo e garantire una maggiore tutela ambientale nei processi produttivi.
Il fondo copre investimenti come:
- acquisto e sistemazione del suolo aziendale (max 10% dell’investimento totale);
- opere murarie (max 40%, solo se funzionali agli obiettivi ambientali);
- impianti e attrezzature di nuova fabbricazione;
- software, brevetti, licenze e know-how;
- formazione del personale, inclusi costi per formatori e consulenze specialistiche.
Oltre alle spese materiali, il fondo supporta anche i costi operativi legati alla transizione ecologica, tra cui attività di ricerca e sviluppo per migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale dell’azienda.
Il processo di selezione seguirà una procedura valutativa a graduatoria che assegnerà punteggi in base all’impatto ambientale dei progetti presentati. In caso di parità di punteggio, verranno favorite le imprese che richiedono un contributo inferiore.
I parametri di valutazione includono:
- riduzione del consumo energetico rispetto ai livelli pre-intervento;
- impatto positivo sull’uso efficiente delle risorse e sull’economia circolare;
- conformità ai regolamenti ambientali europei e nazionali;
- capacità di innovazione e trasferibilità delle tecnologie adottate.
Accedere al Fondo offre numerosi vantaggi per le aziende, tra cui:
- maggiore competitività grazie all’adozione di soluzioni sostenibili;
- riduzione dei costi operativi attraverso una maggiore efficienza energetica;
- accesso a contributi a fondo perduto che riducono l’onere finanziario degli investimenti;
- conformità alle normative ambientali europee, evitando sanzioni e restrizioni future;
- miglioramento dell’immagine aziendale, aumentando la fiducia dei clienti e degli investitori.
Le domande di agevolazione possono essere presentate online sulla piattaforma di Invitalia, a partire dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025 fino alle ore 12:00 dell’8 aprile 2025.