Giovani e Intelligenza Artificiale: un connubio felice

Ben uno su cinque tra gli under 35 sostiene che il futuro risiede nell’AI, un segno di cambiamento rispetto alle generazioni precedenti

7 giu 2023
3 minuti di lettura

Se alcuni vedono nell’Intelligenza Artificiale una minaccia, altri ritengono sia una straordinaria risorsa. Secondo i dati del Rapporto dell’Osservatorio su Innovazione e Digitale, “Giovani, innovazione e transizione digitale” promosso da ANGI - Associazione Nazionale Giovani Innovatori, gli under 35 non temono in alcun modo l’Intelligenza Artificiale; ritengono sia il primo motore dell’innovazione e il principale megatrend della transizione ecologica e digitale. 

Ben uno su cinque, il 20%, sostiene che il futuro risiede nell’AI (a dispetto del 10% degli italiani in generale), un segno di cambiamento rispetto alle generazioni precedenti che, al contrario, continuano a considerare dominanti altre tendenze come l’e-commerce.

La preoccupazione maggiore per gli under 35 è piuttosto il fenomeno delle partenze per andare a lavorare all’estero. Ma qui vengono in soccorso tutte le misure e le iniziative per colmare la distanza tra formazione e lavoro. Secondo gli under 35 i primi che devono creare un ponte per l’inserimento nel mercato del lavoro sono le università (con il 53,7% degli under 35 contro 41,3% del campione totale); segue poi lo Stato (con il 51,7%).

Al terzo posto, sempre secondo i giovani under 35, sono le aziende che possono far incontrare domanda e offerta di lavoro (con il 40,8%), seguono infine le associazioni di categoria e gli enti locali.

Dalla ricerca emerge un fattore importante di sviluppo su cui occorre investire: l’innovazione; vi è una forbice nella valutazione di quelli che sono i principali elementi d’innovazione di un’azienda. Gli under 35 mettono al primo posto investimenti in strumenti, macchinari e tecnologie all'avanguardia, un gruppo dirigenziale giovane e la conoscenza degli strumenti digitali, diversamente dal campione generale che concorda solo per il 6,7%. 

Sono forti segnali di cambiamento quelli che vengono dai giovani, che dimostrano di avere una grande voglia di investire nel fattore digitale. E hanno ragione loro, se si pensa che nel 2022 tra le professioni più ricercate vi sono: analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi, programmatori, tecnici web, tecnici esperti in applicazioni, tecnici gestori di reti e di sistemi telematici.

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