Asimov: Intelligenza Artificiale al servizio della comunicazione
L’intelligenza artificiale ha ormai innumerevoli applicazioni, non è più confinata in ambienti futuristici, ma viene utilizzata quotidianamente e ci semplifica…
L’intelligenza artificiale ha ormai innumerevoli applicazioni, non è più confinata in ambienti futuristici, ma viene utilizzata quotidianamente e ci semplifica la vita. Dai comandi vocali dei dispositivi, ai videogiochi, dall’assistenza virtuale ai sistemi di sicurezza, all’automazione domestica. E le applicazioni possono essere infinite. Anche in settori meno “pratici”, come quello della comunicazione. È quel che hanno fatto dei ragazzi romani: utilizzare l’Intelligenza Artificiale per aiutare i giornalisti a migliorare i propri articoli e raggiungere un maggiore numero di lettori. Il sistema si chiama Asimov ed è stato creato dalla startup ASC27. Costituita nel 2020, in pieno lockdown, è composta da un gruppo di giovani, l’età media è di 32 anni. Venti ragazzi, di cui 10 sviluppatori, 4 data scientists, 2 annotators, oltre al team dedicato al Marketing. “L'idea è nata grazie al confronto con alcuni amici giornalisti che ci hanno presentato i problemi quotidiani di una redazione, fornendoci la prospettiva giusta per guidare la realizzazione di Asimov - spiega Nicola Grandis, Ceo della startup -. La nostra precedente esperienza di contrasto alla diffusione di false informazioni (fake news) maturata nella nostra esperienza di cyber security ha naturalmente contribuito”.
“Asimov è un co-bot ad intelligenza artificiale pensata per assistere giornalisti e creatori di contenuti nello svolgere tutte quelle mansioni che sono ripetitive e che normalmente richiederebbero un impiego di tempo non indifferente, a scapito della qualità stessa dell'articolo – continua Grandis -. Lo fa nell'ideazione di articoli ancora non esistenti, monitorando le fonti di riferimento, elaborando per prima cosa un modello personalizzato della rivista evitando quindi di dare suggerimenti universali non sempre validi per tutti. Asimov può anche elaborare vere e proprie bozze scritte elaborando dati e numeri, oppure inserendo parole chiave di interesse. Una volta ottenuto una bozza (scritta da una persona o generata da Asimov), vi è la possibilità di raffinare ulteriormente l'articolo per ottimizzare al massimo la sua efficacia facendo riferimento a più di 700 indicatori, tutti personalizzati sugli standard della rivista stessa”.
Asimov non tratta unicamente i testi, ma anche le immagini: è possibile infatti, inserendo certe parole chiave, ottenere istantaneamente Storie Instagram o Immagini dedicate ai propri articoli. “Per fare un salto di qualità, vi è anche la possibilità di trasformare i propri testi in veri e propri audio con la funzione podcast oppure in video con la funzione avatar. A tal riguardo, è stato lanciato un marketplace dedicato per arruolare celebrità e persone comuni che vogliano prestare la propria voce o immagine, ottenendo in cambio anche una rilevante rendita passiva”, osserva Grandis. “È una tecnologia proprietaria basata sulle frontiere della ricerca e dell'applicazione linguistica negli ambiti del machine learning e deep learning. Abbiamo scelto di progettare e scrivere direttamente il codice di tutte le nostre soluzioni di intelligenza artificiale”, racconta il giovane CEO. Una scelta e un impegno che sono stati premiati: durante la recente edizione 2021 della World Artificial Intelligence Conference a Shangai, una giuria di scienziati e ricercatori ha inserito la startup italiana nella Top 10 mondiale nel campo dell'Intelligenza Artificiale. Vincitrice della sezione europea del Congresso mondiale di Shangai e tra le prime 10 al mondo nella sezione Best Practice Applied Algoritms.
“Sinceramente, non ci aspettavamo così tanto – racconta con emozione Nicola -. Il risultato di essere presenti, ad un anno dalla costituzione di ASC27 era già una soddisfazione. Abbiamo vissuto una giostra di continue sorprese ed emozioni, e considerando il livello della competizione, soprattutto dal lato cinese, non immaginavamo di tagliare simili traguardi. Ne siamo estremamente felici ed orgogliosi. Ci crediamo ancora più di prima e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci”.
Il sistema va bel oltre il miglioramento dell’attività giornalistica. “L'aumento del numero di lettori e di visualizzazioni è certamente un parametro fondamentale, ma non l'unico. Nell'ambito di una strategia di crescita, Asimov è lo strumento che facilita la formazione dei nuovi giornalisti che iniziano a collaborare con la redazione, aiutandoli ad adattarsi allo stile della testata nella metà del tempo. Inoltre, abbiamo potuto osservare un effetto opposto a quello che comunemente viene creduto: aumenta il numero di nuove assunzioni. Migliorando la redditività dell’editore, questi può così investire in ulteriore risorse umane e aumentare posti di lavoro. Un circolo virtuoso”, spiega Grandis. “Alleggerendo le operazioni più ripetitive e meccaniche che richiedono tempo ed energie (come tipologia dei paragrafi, risoluzione delle immagini da utilizzare, parole chiave più consone, parole chiave correlate mancanti, ...), il giornalista o il creatore di contenuti può dedicare la propria attenzione alle attività nelle quali l'essere umano eccelle: la creatività e la qualità dei contenuti”, racconta il giovane CEO. “Asimov impara dagli articoli passati della rivista. Di conseguenza darà suggerimenti attinenti allo stile di quella rivista, di conseguenza l'unico vero accorgimento che deve osservare il giornalista è scrivere come meglio crede. Asimov farà il resto”, racconta Grandis.
E sul motivo per il quale abbiano deciso di usare l’IA in questo settore, risponde: “Volevamo aiutare tutti quei giornalisti che risentivano della qualità del proprio lavoro per via di operazioni lunghe e tediose. La creatività è una parte imprescindibile dell'essere umano, ed è veramente un peccato sacrificarla in nome di buone pratiche da seguire e verificare sempre e comunque. Si tratta di attività certamente importanti e parte integrante del lavoro di un giornale, ma un'Intelligenza Artificiale lo può fare meglio e in molto meno tempo”.
L’idea, già premiata, ha già avuto delle applicazioni pratiche. “Il nostro primo test è cominciato con una importante rivista del gruppo Condè Nast. Il risultato del test è che Asimov è diventato uno strumento standard in redazione. Un dato pratico: in un mese le visualizzazioni sono incrementate del 100%, di conseguenza anche i profitti”. Da quel momento, sono numerose le riviste e le testate giornalistiche che hanno scelto Asimov. E per il futuro? “Vogliamo diventare il punto di riferimento europeo per l’AI, quella vera, quella fatta bene”, ha concluso Grandis.