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IdentifAI, la ricerca della verità nell’era dell’Intelligenza artificiale

Un’intervista al co-founder della startup italiana, capace di distinguere tra artefatti realizzati da esseri umani o IA generativa

11 feb 2025
4 minuti di lettura

Una startup italiana, identifAI, specializzata nella definizione e nel training di modelli per identificare l’origine di contenuti potenzialmente generati da sistemi di intelligenza artificiale. La sua piattaforma tecnologica, basata appunto sull’intelligenza artificiale “degenerativa”, è in grado di riconoscere con elevata probabilità se un’immagine o un video sono stati prodotti da una AI generativa oppure da un essere umano al fine di rendere l’utilizzatore consapevole di ciò che sta osservando.

Abbiamo approfondito questa interessante realtà del panorama innovativo italiano con Marco Castaldo, co-founder della startup: "IdentifAi nasce grazie ad un’idea di Marco Ramilli che ne ha sviluppato il cuore tecnologico iniziale; insieme poi abbiamo costituito la startup che ha avuto un immediato sostegno da parte di United Ventures, uno dei più grandi fondi di venture capital europei e da alcune figure di “Business Angels” di grande rilevanza – uno su tutti, Umberto Paolucci per anni big di Microsoft mondo e fondatore e CEO di Microsoft Italia – che hanno fornito il capitale iniziale per lo start avvenuto lo scorso settembre. Sia Marco Ramilli che io siamo reduci da una exit di successo avendo fondato e fatto diventare Yoroi una delle più significative società di cyber security  in Italia, poi acquisita a maggio scorso da Tinexta Cyber S.p.A".

L'azienda ha sviluppato la propria tecnologia interamente in Italia, fatto di ulteriore orgoglio per il gruppo, come spiega ancora Castaldo, che aggiunge: "operiamo nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa, ma in realtà noi definiamo la nostra come una IA “degenerativa”, un termine che ben descrive quello che fa la nostra tecnologia: riconoscere cioè se un artefatto – una immagine, un video, una voce – sia stato generato da una IA generativa o da un essere umano, operando dunque un processo inverso a quello della generazione".

In fase operativa, il Founder Marco Ramilli sovrintende e coordina il team che si occupa di tutta la parte di sviluppo tecnologico della piattaforma, le implementazioni di nuovi modelli di IA ed il loro continuo training per garantire che le performance raggiunte si mantengano ad un livello elevato, la selezione dei talenti informatici, il controllo continuo di tutto quello che succede sul mercato mondiale nell' ambito dell'Intelligenza artificiale e in quello delle AI generative: oltre ad essere a confronto con potenziali clienti quasi quotidianamente.

Per quanto riguarda Marco Castaldo, invece: "Con il mio team mi occupo dello sviluppo del business, del coordinamento delle attività di marketing, della supervisione della gestione amministrativa e dei temi legati alla compliance in ambito privacy. Entrambi ovviamente sono in continua riflessione sugli aspetti strategici di posizionamento e sulla visione delle possibili evoluzioni di mercato, oltre a tenere i collegamenti con gli attuali investitori e con quelli che potrebbero essere coinvolti in un round successivo di raccolta di capitale".

Da un punto di vista concreto, questa startup – che ha partecipato a una challenge internazionale promossa da Elsa in ambito di immagini artificiali – "lavora principalmente su momenti di sviluppo software e di verifica dell’efficacia dei modelli tecnologici implementati", spiega Castaldo. "Ci sono momenti di riflessione e di sconforto quando le cose sembrano non girare, momenti di esaltazione quando si intravedono risultati straordinari. C’è poi tutta la parte di verifica sul mercato delle soluzioni proposte, con incontri con potenziali clienti e con la raccolta dei loro feedback che sono spunti preziosi di riflessione. Si aggiungono poi necessità legate alla gestione amministrativa, alla selezione di nuovi talenti, al controllo e alla ridefinizione della strategia. Tutto questo in contemporanea, in una sorta di caos creativo iniziale che – come sa chiunque ci è passato – è particolarmente eccitante!", conclude il co-founder.

Il futuro per identifAI è all'insegna dell'ottimismo e dell'ambizione. “Da giugno ad oggi la nostra tecnologia ha fatto progressi da gigante e non vediamo l’ora di avere una nuova occasione di fare certificare la nostra attuale – e cresciuta in modo significativo – performance da un ente terzo”, racconta Marco Castaldo. “Abbiamo piani estremamente ambiziosi. Diventare un’azienda riconosciuta a livello internazionale per la qualità e l’efficacia della propria tecnologia e dare dunque il nostro contributo alla ricerca della verità, un tema che riteniamo essere già ora – e lo sarà sempre di più - della massima importanza per la stabilità dei nostri sistemi democratici, economici e sociali e per la sicurezza dei nostri Paesi rispetto a potenziali nemici esterni e delle nostre aziende ed organizzazioni private e pubbliche rispetto a attori malevoli di qualsiasi genere. Tocca a tutti noi darci da fare, noi faremo al meglio delle nostre capacità la nostra parte. We Stand for Thruth ….and You?”

 

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