Il Curriculum Vitae: un flusso di coscienza per scriverlo meglio!

Come promesso, dopo le informazioni in merito al formato europeo, torniamo a parlare in questo spazio di curriculum e oggi il nostro compito sarà quello di and…

25 nov 2010
2 minuti di lettura
Come promesso, dopo le informazioni in merito al formato europeo, torniamo a parlare in questo spazio di curriculum e oggi il nostro compito sarà quello di andare alla radice della questione, perché talvolta partire da principio può aiutare a spianare la strada. L'espressione curriculum vitae et studiorum, di derivazione latina, sta a significare l'insieme "delle varie fasi della carriera di una persona" (Zanichelli) o ancora "il resoconto scritto delle tappe principali dell'attività di studio o professionale" (Garzanti). Nulla di nuovo, direte: ma quindi, cosa possiamo fare per procedere nell'ordinare tutte le nostre esperienze di vita, di studio e di lavoro cercando di dare loro coerenza? Cercando di apparire convincenti e interessanti? Se quel che abbiamo studiato e le esperienze lavorative non si cambiano, dove possiamo trovare quel "qualcosa in più" che ci aiuti a mirare al meglio la candidatura? Un esercizio utile, prima di cominciare a scrivere, potrebbe essere quello di riflettere su alcune caratteristiche e attitudini personali, per esempio:
  • sui nostri hobby, sugli sport praticati o sulle attività ricreative che preferiamo;
  • sulle situazioni che ci rendono più produttivi e creativi e su quelle che invece ci frenano, ci inibiscono o ci irritano;
  • sulla tipologia delle persone con cui abbiamo studiato o lavorato meglio: chi e come sono, quali sono quindi i comportamenti che ci favoriscono e ci mettono a nostro agio;
  • sulla nostra metodologia di studio o di approccio a un nuovo incarico: ci buttiamo in fretta o siamo più riflessivi? Sbrighiamo subito le nostre attività o rendiamo meglio sotto pressione?
  • cosa dicono di noi amici, parenti e colleghi?
Quello che suggeriamo è di prendersi qualche minuto per rispondere; cerchiamo di vivere questo momento come un'occasione per intraprendere un viaggio dentro noi stessi, alla ricerca di elementi e collegamenti, veri propri link tra le nostre esperienze di vita e situazioni relative alla sfera professionale. Questo esercizio andrebbe fatto preferibilmente per ogni candidatura, evitando quindi l'effetto spam dei propri curriculum, perché ogni nuova posizione e ogni nuovo contesto aziendale al quale aspiriamo possono offrici nuovi spunti di analisi. Alla fine, avremo una mole di informazioni a cui dovremo scegliere che forma dare per raggiungere l'obiettivo di interessare, incuriosire e non annoiare il selezionatore: per questo la prossima volta parleremo dei possibili formati per i curriculum. Per alcuni consigli sulla compilazione del curriculum, leggi anche l'approfondimento sul portale di cliclavoro.
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