Il lato positivo delle tensioni al lavoro
Dall’inizio di quest’anno sono entrate in vigore le linee guida emanate dal Ministero del Lavoro che indicano come attuare il Testo unico per la sicurezza e la…
1. Individuare le cause di stress. Secondo l'accordo europeo le potenziali fonti di stress sono classificabili nelle categorie: organizzazione e processi di lavoro (ad esempio pianificazione orario di lavoro, grado di autonomia, coincidenza tra esigenze imposte dal lavoro e capacità e conoscenza dei lavoratori, carico di lavoro), condizioni e ambiente di lavoro (ad esempio esposizione a un comportamento illecito, rumore, calore, sostanze pericolose), comunicazione (ad esempio incertezza relativa alle aspettative di lavoro) e fattori soggettivi (pressioni sociali ed emotive, sensazione di non poter far fronte alla situazione, percezione di mancanza di aiuto, ecc).
2. Riconoscerne i sintomi. La condizione di stress può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale. È molto importante imparare a riconoscere situazioni ed eventi che possono creare in noi quella sensazione di preoccupazione: gli obiettivi che ci pongono in uno stato di tensione sono allo stesso tempo anche quelli a cui teniamo molto in termini di risultato.
3. Controllo e positività. Una volta individuate le fonti di ansia è importante cercare di non osservare il lato più ostico della situazione ma considerare anche i lati più positivi. Focalizzatevi sugli aspetti del compito che siete perfettamente in grado di gestire e iniziate con una singola e concreta azione in quella direzione. Questo approccio vi permetterà di attivarvi anziché paralizzarvi mentalmente di fronte a una sfida.
4. Network di supporto. È sempre confortante pensare di avere qualcuno a cui rivolgersi in caso di necessità, il network creato nei vostri momenti di non–stress sarà un bacino da cui attingere e dove riversare le vostre esperienze, mettendole a disposizione degli altri. Il miglior modo per imparare a gestire lo stress è indubbiamente la pratica.
5. Cosa fare e non fare. In generale ci sono delle linee di comportamento da ricercare e altre da evitare.
Cosa fare:
- Pensate allo stress come un indicatore di rilevanza e non come una causa di panico;
- Focalizzatevi sul traguardo e non sull’emozione;
- Create un network di supporto.
Cosa non fare:
- Non pensate che lo stato di stress durerà per sempre;
- Non preoccupatevi di cose che sono al di fuori del vostro controllo;
- Non lasciatevi influenzare da persone che hanno un influsso negativo su di voi.
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