Il lato positivo delle tensioni al lavoro

Dall’inizio di quest’anno sono entrate in vigore le linee guida emanate dal Ministero del Lavoro che indicano come attuare il Testo unico per la sicurezza e la…

29 lug 2011
4 minuti di lettura
Dall’inizio di quest’anno sono entrate in vigore le linee guida emanate dal Ministero del Lavoro che indicano come attuare il Testo unico per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro (decreto legislativo 81/ 2008 e sue successive modifiche con d.lgs. 106/2009). Tutti i datori di lavoro hanno l’obbligo di “misurare” lo stress dei propri dipendenti, provvedendo, qualora esista, a eliminarlo o almeno a ridurlo. La normativa nasce dallo studio degli effetti negativi di una vita lavorativa molto impegnativa sulla nostra salute, sulle relazioni con gli altri e sulle nostre performance. Rischi reali, ma nuove ricerche cercano di porre in evidenza anche il lato migliore delle tensioni al lavoro, dimostrando che se gestite correttamente possono avere un impatto positivo sulla produttività e sulla resa lavorativa. Lo studio "The Longevity Project", condotto su 1.500 soggetti da due ricercatori dell'Università della California di Riverside, ha dimostrato che più si lavora più si vive: è infatti emerso che coloro che dedicano molto tempo alla propria professione, tendono a condurre un'esistenza più lunga rispetto ai loro compagni più "rilassati". La ricerca non vuole suggerire che ognuno dovrebbe cercare di incrementare la propria dose quotidiana di stress per stare meglio, ma partendo da un approccio più costruttivo nei suoi riguardi, può anche risultare come uno stimolo alla produttività, alla qualità del proprio lavoro e alla soddisfazione personale. Cosa accadrebbe se riformulassimo il nostro modo di pensare allo stress? Come imparare a rendere costruttivi i momenti di stress? Abbiamo pensato di proporvi 5 step per la gestione degli stati di tensioni e la loro rielaborazione:

1. Individuare le cause di stress. Secondo l'accordo europeo le potenziali fonti di stress sono classificabili nelle categorie: organizzazione e processi di lavoro (ad esempio pianificazione orario di lavoro, grado di autonomia, coincidenza tra esigenze imposte dal lavoro e capacità e conoscenza dei lavoratori, carico di lavoro), condizioni e ambiente di lavoro (ad esempio esposizione a un comportamento illecito, rumore, calore, sostanze pericolose), comunicazione (ad esempio incertezza relativa alle aspettative di lavoro) e fattori soggettivi (pressioni sociali ed emotive, sensazione di non poter far fronte alla situazione, percezione di mancanza di aiuto, ecc).

2. Riconoscerne i sintomi. La condizione di stress può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale. È molto importante imparare a riconoscere situazioni ed eventi che possono creare in noi quella sensazione di preoccupazione: gli obiettivi che ci pongono in uno stato di tensione sono allo stesso tempo anche quelli a cui teniamo molto in termini di risultato.

3. Controllo e positività. Una volta individuate le fonti di ansia è importante cercare di non osservare il lato più ostico della situazione ma considerare anche i lati più positivi. Focalizzatevi sugli aspetti del compito che siete perfettamente in grado di gestire e iniziate con una singola e concreta azione in quella direzione. Questo approccio vi permetterà di attivarvi anziché paralizzarvi mentalmente di fronte a una sfida.

4. Network di supporto. È sempre confortante pensare di avere qualcuno a cui rivolgersi in caso di necessità, il network creato nei vostri momenti di non–stress sarà un bacino da cui attingere e dove riversare le vostre esperienze, mettendole a disposizione degli altri. Il miglior modo per imparare a gestire lo stress è indubbiamente la pratica.

5. Cosa fare e non fare. In generale ci sono delle linee di comportamento da ricercare e altre da evitare.

Cosa fare:

  • Pensate allo stress come un indicatore di rilevanza e non come una causa di panico;
  • Focalizzatevi sul traguardo e non sull’emozione;
  • Create un network di supporto.

Cosa non fare:

  • Non pensate che lo stato di stress durerà per sempre;
  • Non preoccupatevi di cose che sono al di fuori del vostro controllo;
  • Non lasciatevi influenzare da persone che hanno un influsso negativo su di voi.

Volete ricevere maggiori informazioni sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro? Visita la sezione di Cliclavoro dedicata alla normativa vigente in materia di salute e sicurezza.

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