Intelligenza Artificiale, quanto stanno investendo le aziende?
Diventato ormai un topic, sono molti i bandi per agevolare l’adozione della tecnologia AI non solo nelle grandi aziende, ma anche in PMI e startup
Più o meno presente nelle nostre vite, ma esplosa a fine 2022, l’Intelligenza Artificiale sta permeando tutti gli ambiti della nostra vita quotidiana e le aziende ormai non possono più prescindere da essa. I colossi americani dell’alta tecnologia come Amazon, Google, Meta (Facebook) e Microsoft, da soli investiranno oltre 200 miliardi di dollari quest’anno sull’Intelligenza Artificiale. E se qualcuno ancora avanza dei dubbi sulle grandi aspettative e sui futuri guadagni generati dall’AI, pare che l’orientamento generale sia proprio quello di investire in questa tecnologia.
Anche in Italia il mercato dell’IA ha registrato nel 2023 una crescita record, con un +52% rispetto al 2022, raggiungendo il valore di 760 milioni di euro. I dati dell’Osservatorio “Artificial Intelligence” della School of Management del Politecnico di Milano, ci dicono che il 98% degli italiani ha sentito parlare di intelligenza artificiale, e più di un italiano su quattro ne ha una conoscenza medio-alta.
Sebbene il tema sia un topic a livello internazionale, i dati mostrano come l’adozione da parte delle aziende in percentuale non sia equiparabile alla media europea. Cosa frena allora l’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale? Soprattutto la mancanza di competenze, un ostacolo per la maggior parte delle imprese che hanno dichiarato di aver preso in considerazione l’utilizzo delle tecnologie di IA senza poi adottarle. A questo si aggiungono i costi ancora troppo elevati e l’indisponibilità o la scarsa qualità dei dati necessari per l’utilizzo di questa tecnologia.
Tuttavia l’IA sta entrando, pur in punta di piedi, nella strategia di digitalizzazione delle imprese. Del resto, le applicazioni pratiche dell’IA nei processi aziendali sono diversi e molto vantaggiosi.
L’IA è maggiormente impiegata per l’automatizzazione dei flussi di lavoro tramite robot, l’estrazione di conoscenza e informazione da documenti di testo, la conversione della lingua parlata in formati leggibili attraverso tecnologie di riconoscimento vocale. Le imprese possono grazie a strumenti di analisi e apprendimento automatico identificare modelli tendenze e insight significativi, fornendo una base solida per prendere decisioni informate e anticipare le esigenze del mercato.
Attraverso l’automazione dei processi aziendali e l’ottimizzazione delle catene di approvvigionamento, le aziende possono ridurre i costi operativi, migliorare l’efficienza e ridurre i tempi di produzione. Questo porta non solo a una maggiore competitività sul mercato, ma anche ad un miglioramento complessivo delle prestazioni aziendali.
Il vantaggio competitivo risiede anche di nell’elaborazione istantanea dati per creare prodotti e servizi migliori e su misura per i propri clienti, riducendo i costi grazie alla manutenzione predittiva, aumentando l'efficienza operativa, migliorando la sicurezza e la conformità.
Personalizzazione dell’esperienza cliente: tramite gli algoritmi di IA è possibile analizzare il comportamento dei clienti, intercettare le preferenze e le interazioni passate, per offrire prodotti e servizi su misura e migliorare l’engagement.
In ordine di preferenza, questi sono i vantaggi espressi dalle imprese nell’adozione dell’IA: la riduzione degli errori (72%), la semplificazione dei processi (68%), l'incremento della produttività e dell'efficienza (67%), la semplificazione nell'analisi dei dati (62%) e il risparmio di tempo per attività a maggior valore aggiunto (60%).
Machine learning, deep learning e reti neurali trovano però impiego, per ora, prevalentemente nelle grandi imprese. TeamSystem, ad esempio, il Gruppo che lavora a livello internazionale all’implementazione dei progetti di Ricerca & Sviluppo, ha annunciato un nuovo investimento da 250 milioni di euro sull'intelligenza artificiale su base quinquennale. Un investimento che si aggiunge al piano da 1 miliardo di euro in Ricerca & Sviluppo e Open Innovation lanciato lo scorso anno. Questa azione mira a potenziare lo sviluppo di soluzioni basate su tool di AI, integrandole sempre più profondamente nei prodotti per diffondere i benefici dell'AI tra i clienti del Gruppo, con la previsione che entro la fine del 2024 almeno l'80% di essi possa usufruire di almeno un’applicazione AI.
Proprio per estendere l’ambito di applicazione e rendere l’IA disponibile anche alle realtà di medie o piccole dimensioni, superando le difficoltà sul fronte competenze, costi e disponibilità, vengono promosse alcune iniziative per PMI e Startup.
Nell'ambito del Partenariato esteso FAIR “Future Artificial Intelligence Research”, finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) tramite i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), viene pubblicato il bando Spoke 1: “Human-centered AI”.
Il partenariato esteso FAIR si pone l’obiettivo di contribuire ad affrontare le domande di ricerca, le metodologie, i modelli, le tecnologie e anche le regole etiche e legali per costruire sistemi di Intelligenza Artificiale capaci di interagire e collaborare con gli umani, di percepire e agire all’interno di contesti in continua evoluzione. Il partenariato è composto da 25 soggetti tra Università, Organismi di ricerca nazionali e Organizzazioni private. ll bando Human-centered AI finanzia progetti di Ricerca Industriale, Sviluppo Sperimentale e Studi di Fattibilità nei seguenti ambiti:
- Industrial research and experimental development in human-centered Artificial Intelligence applications
- Feasibility studies in human-centered Artificial Intelligence applications
- Empirical studies, use cases, pilots and industrial research in human-centered AI (call reserved to companies based on Southern Italy)
- La richiesta di finanziamento potrà essere presentata fino al 9 settembre 2024.
Inoltre, sono attivi fino al 4 settembre 2024 due open call complementari di FFplus Project: Fortissimo Plus è un progetto finanziato da EuroHPC Joint Undertaking per promuovere l’adozione del calcolo ad alte prestazioni (HPC) da parte delle aziende europee. Ci sono a disposizione 8 milioni di euro per lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale generativa e HPC per PMI e startup.
La prima call invita a presentare proposte per l’adozione dell’HPC da parte delle PMI al fine di risolvere sfide aziendali specifiche delle piccole e medie imprese che non abbiano ancora mai utilizzato servizi HPC in precedenza. La seconda Open Call FFplus è invece rivolta allo sviluppo di modelli di AI generativa per rispondere alle esigenze delle PMI e delle startup in possesso di competenze nell’intelligenza artificiale generativa e nell’HPC per risorse di calcolo su larga ed estrema scala. Le PMI e le startup partecipanti saranno supportate nel migliorare il loro potenziale di innovazione sfruttando nuovi modelli di intelligenza artificiale generativa, come i Large Language Models (LLM), basandosi sulle loro competenze esistenti, sul dominio di applicazione, sul modello di business e sul potenziale di espansione. Le due Open call, con un budget di 4 milioni di euro ciascuna, sono complementari tra loro, e le PMI con ruolo di principale partecipante possono accedere solo ad una delle due tipologie di sottoprogetti.
Infine, nell’ambito del programma EIT Digital, è stato pubblicato il bando Disruptive AI 2024, con scadenza per partecipare fissata al 20 agosto 2024. Il programma è rivolto a startup europee che devono avere da 1 a 3 anni di attività.
L’obiettivo del bando è quello di supportare startup che sviluppano soluzioni innovative dirompenti attraverso l'Intelligenza Artificiale, offrendo una mentorship personalizzata per lo sviluppo e lo scale-up di tecnologie innovative.
Nello specifico, il bando offre l'opportunità di:
- ricevere assistenza e orientamento da esperti per definire la business strategy;
- accedere ad una rete di investitori, partner e leader industriali;
- ottenere visibilità nell’ecosistema dell’IA;
- beneficiare di supporto tecnico per accelerare lo sviluppo e la commercializzazione delle tecnologie.
Ora anche le piccole e medie imprese e startup hanno a disposizione diversi strumenti per investire in questa tecnologia che promette grandi risultati.