La faticosa "arte" di dire le bugie a lavoro: 9 consigli per smascherare chi mente

Il vostro collega dice che sarebbe felice di aiutarvi nel vostro lavoro, ma fa una pausa prima di rispondere e, mentre parla, i suoi occhi rimangono fissi sul …

12 apr 2012
3 minuti di lettura
Il vostro collega dice che sarebbe felice di aiutarvi nel vostro lavoro, ma fa una pausa prima di rispondere e, mentre parla, i suoi occhi rimangono fissi sul monitor del suo computer? Potete fidarvi di quello che dice? Sarebbe bello scoprire facilmente le bugie come accade in alcuni telefilm. Purtroppo nella vita reale, gli esseri umani sono più complessi che in tv, e lo sforzo di svelare gli inganni rimane una scienza inesatta. Negli ambienti di lavoro l’atto del mentire è più frequente di quanto s'immagini. Si mente durante i colloqui, le riunioni, nel giustificare il ritardo nella consegna di un progetto o nell’ora di arrivo in ufficio. Secondo Daniel Langleben, psichiatra dell'Università della Pennsylvania intervistato da Forbes, il processo di svelamento di una bugia comincia con l'osservazione del comportamento di una persona in condizioni di relax in modo da poterne rilevare scostamenti significativi nel caso inizi a mentire. Il modo migliore è osservare il potenziale bugiardo per un periodo prolungato di tempo concentrandosi sul tono di voce e i gesti. Una volta valutato ciò che è “normale” si rilevaranno in automatico eventuali scostamenti. Ricordate però che eventuali segnali “atipici” possono essere, oltre che conseguenze di una bugia, anche sintomi di uno stato d'ansia causato da fattori esterni. Daniel Langleben suggerisce di non fare troppo affidamento su un singolo segnale.  Avrete più successo se riuscite a individuare tre o quattro segni del linguaggio del corpo che si rafforzano l'un l'altro: 1. Un sorriso falso. E 'difficile per i bugiardi regalare un sorriso genuino mentre si cerca di ingannare. In genere i sorrisi finti coinvolgono il movimento della bocca ma non degli occhi. 2. Tempo di risposta insolito. Quando la bugia è premeditata, i bugiardi rispondono rapidamente. Tuttavia, presi alla sprovvista, necessitano di maggior tempo per rispondere. 3. Segnali verbali. Quando si mente il tono della voce si fa più alto, si risponde in modo non perfettamente conforme a quanto richiesto, si può balbettare e si formulano risposte giustificative più lunghe e articolate. 4. Osservare la deglutizione. Chi mente può deglutire più frequentemente o avere maggior bisogno di bere o inumidire le labbra. 5. Dilatazione delle pupille. Un segnale non verbale che è  impossibile falsificare è la dilatazione della pupilla. La sua maggiore dimensione quando si dice una bugia può essere attribuita a una eccessiva tensione e concentrazione. 6. Velocità con cui si battono le ciglia. La frequenza rallenta quando il bugiardo inizia a mentire e  aumenta rapidamente (a volte fino a otto volte di più) dopo la menzogna. 7. I movimenti dei piedi. Quando mentono, le persone mostrano nervosismo agitando i piedi e stendendo le gambe per alleviare la tensione. 8. Toccarsi il viso. Quando si dice una bugia si tende strofinarsi il naso. Questo avviene perché l’adrenalina apre i capillari causando prurito. Coprirsi la bocca o gli occhi, giocherellare con i capelli o mordersi le labbra sono altri gesti comuni tipici dei bugiardi. 9. Incongruenze. Quando una persona crede in ciò che sta dicendo i suoi gesti e le espressioni sono in linea con le sue parole. Una mancata corrispondenza –come lo scuotere la testa dicendo "sì" o aggrottare la fronte mentre si dice di essere felici -  è segnale di conflitto interiore tra quello si pensa e quello che di dice. Un ultimo avvertimento: Non c’è modo di svelare una menzogna se chi mente crede veramente in ciò che dice!
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