Smart working, pro e contro del lavoro da casa
Oggi lo smart working è sempre più diffuso e porta con sé vantaggi e svantaggi di cui tener conto quando si decide di dedicare la propria vita professionale – …
Oggi lo smart working è sempre più diffuso e porta con sé vantaggi e svantaggi di cui tener conto quando si decide di dedicare la propria vita professionale – in tutto o in parte – al lavoro da remoto. Quali sono, dunque pro e contro?
Secondo un recente studio di OWLLabs – State of Remote Work 2019, azienda specializzata nei device per conference call, condotto su 1.200 lavoratori full-time negli Stati Uniti, chi lavora da remoto guadagna di più ed è anche più soddisfatto rispetto a chi opera da un ufficio tradizionale.
Il 26% del campione di remote worker guadagna infatti più di 100.000 dollari l'anno, dato che non deve stupire dal momento che la maggior parte di essi ricopre mansioni di alto livello come team manager (32%), dirigenti (13%) o founder/C-level (5%).
Molto bene i livelli di soddisfazione: il 71% degli smart worker è felice del proprio lavoro, contro il 55% di chi lavora in un ufficio. I motivi di questo benessere dipendono da diversi fattori: minori conflitti tra colleghi, (81%); evitare il pendolarismo (78%); maggiore fiducia aziendale (82%); migliore gestione della vita privata (91%).
Non mancano però gli aspetti negativi, come la difficoltà a seguire riunioni e meeting aziendali o a instaurare rapporti di fiducia con i propri collaboratori che lavorano da remoto e la mancanza di orari che da una parte, permette maggiore flessibilità, dall'altra - soprattutto in prossimità di una consegna - porta ad un dispendio maggiore di energie e lavorare più ore rispetto ad un impiego svolto tradizionalmente in ufficio.