Terzo settore, l’impatto sociale dei progetti e le nuove regole del Registro
Sulla base di metodologie innovative, si calcola che un euro finanziato al Terzo Settore genera il doppio del valore in benefici sociali
Secondo le ultime rilevazioni, in Italia il Terzo Settore è costituito da oltre 700mila organizzazioni, che impiegano circa 5 milioni di persone e raggiungono circa 20 milioni di beneficiari. Numeri che segnano la centralità del comparto, e a cui si aggiungono quelli forniti dalle prime rilevazioni dell’Impact Counter, lo strumento di Intesa Sanpaolo in collaborazione con PwC Italia e Prometeia per la misurazione dell’impatto generato dai progetti delle organizzazioni non profit e dalle iniziative con finalità sociali.
In particolare, secondo questa analisi, su oltre mille iniziative valutate tra gennaio 2022 e giugno 2023 e per le quali Intesa Sanpaolo ha erogato 500 milioni di euro, si stima che saranno 3 milioni le persone che trarranno benefici e circa 34 mila i posti di lavoro che potranno essere sostenuti all’interno delle organizzazioni beneficiarie del finanziamento, con conseguente impatto sociale e ambientale. Del resto, si tratta di un comparto che svolge un ruolo fondamentale nel fornire servizi sociali e assistenziali alle persone in difficoltà. In particolare, il Terzo Settore è un importante fornitore di servizi socio-sanitari, come assistenza domiciliare, residenze per anziani e disabili, centri di riabilitazione e recupero.
L’Impact Counter – dotato di metodologie altamente innovative – ha permesso di valutare il cambiamento generato dai progetti supportati dalla Banca sulla comunità e attribuire un valore monetario ai benefici realizzati, mettendo in luce come un euro finanziato al Terzo Settore genera il doppio del valore in benefici sociali: 124 milioni di euro di finanziamenti da parte della prima banca italiana alle organizzazioni non profit presi in esame hanno generato 276 milioni di euro di benefici monetizzati che hanno contribuito per il 47% alla buona salute, il 13% all’istruzione di qualità e l’11% a fronteggiare la povertà.
Nella misurazione d’impatto è stata data particolare attenzione a mamma@work e per Merito, i programmi di Intesa Sanpaolo, supportati dal Fund for Impact creato dal Gruppo per promuovere l’inclusione creditizia ad alto impatto sociale, per favorire l’emancipazione lavorativa delle mamme e quella formativa degli studenti. Due iniziative che mostrano le grandi potenzialità dei progetti legati al Terzo settore in ambito finanziario.
Inoltre, vi sono novità in ambito registro unico. Difatti, dal 12 dicembre scorso all’interno della piattaforma in cui sono iscritti ad oggi oltre 119.000 enti del Terzo settore, è possibile avviare una ricerca, utilizzando diverse chiavi. Per accedere alla funzione non è necessario loggarsi con Spid: ogni utente può consultare le informazioni presenti nel Runts, intrecciando dati come la denominazione, il Comune, la sezione (tipologia di ente), il codice fiscale, il numero di repertorio e l’appartenenza o meno a una rete associativa.
In un ottica di trasparenza e pubblica utilità, per ogni ente sarà inoltre possibile avere accesso non solo a tutti i dati di inquadramento dell’ente, ma anche le attività, le cariche, il numero di dipendenti e volontari, l’iscrizione al 5 per mille, la nomina di eventuali organi di amministrazione, controllo e revisione e soprattutto accedere a tutti gli allegati disponibili, tra cui atto costitutivo, statuto, provvedimento di iscrizione e bilancio ed eventuale bilancio sociale. Del resto, l'importanza del Terzo Settore in Italia è destinata a crescere nel futuro. In particolare, il Terzo Settore sarà chiamato a svolgere un ruolo sempre più importante nel rispondere alle sfide sociali ed economiche che il nostro Paese dovrà affrontare.