Un curriculum come passaporto per lavorare all’estero

Inauguriamo oggi la sezione "Guide" di questo blog, il cui scopo è quello di fornire a tutti voi alcuni semplici vademecum per agevolarvi nella compilazione di…

16 nov 2010
3 minuti di lettura
Inauguriamo oggi la sezione "Guide" di questo blog, il cui scopo è quello di fornire a tutti voi alcuni semplici vademecum per agevolarvi nella compilazione di moduli, richieste, autorizzazioni che sappiamo essere spesso di difficile comprensione. Per cominciare, abbiamo pensato di dedicarne una alla stesura del curriculum, che si articolerà in varie puntate a seconda delle sezioni del CV. Nella ricerca di un lavoro infatti tutto parte proprio da questo. Sintesi e chiarezza, motivazioni, attitudini e un pizzico di originalità: tutto concorrerà a far emergere la propria candidatura e a farsi ricordare dai datori di lavoro in cerca di nuove risorse. GUIDA ALLA SCRITTURA DEL CURRICULUM IN FORMATO EUROPEO Abbiamo parlato in questo blog di lavoro all'estero: ne approfittiamo per parlarvi dell'Europass Curriculum Vitae, il modello standardizzato che consente di creare un CV condiviso e riconosciuto in tutta Europa e facilmente scaricabile qui. Lo scorreremo insieme fornendovi alcuni consigli su cosa ricordare:
  • Informazioni personali: in questa sezione i dati da inserire sono quelli personali. Consigliamo di inserire i contatti e i recapiti ai quali si è sicuri di essere rintracciabili.
  • Lavoro desiderato/settore d'attività: non è considerato un campo obbligatorio e se lasciato vuoto verrà eliminato automaticamente dalla formattazione finale. Il nostro consiglio, soprattutto per chi non ha maturato grandi esperienze che parlino da sé, è quello di compilarlo ugualmente, dimostrando così di avere le idee chiare o una propria visione su quale possa essere la strada che professionalmente si ha intenzione di percorrere.
  • Esperienza professionale: approfondiremo nei prossimi post alcuni dettagli, ma la prima cosa da ricordare è di partire sempre dalla più recente, in modo che risulti essere quella in cima alla lista. È l'esperienza infatti che il selezionatore vedrà per prima e che gli chiarisce immediatamente il nostro ruolo, la nostra mansione.
  • Istruzione e formazione: come per le esperienze professionali vale la regola dell'ordine dalla più recente in poi. Nel caso si stia cercando lavoro all'estero, è ovviamente consigliato inserire corsi, master o esperienze maturate fuori dall'Italia.
  • Lingua(e): oltre alla madrelingua, bisogna inserire il livello di conoscenza delle lingue secondo parametri di comprensione, parlato e scritto. I parametri vanno individuati secondo un'autovalutazione, che nel caso si cerchi lavoro all'estero consigliamo di indicare con la massima sincerità... il rischio di risultare incomprensibili è davvero altissimo!
  • Capacità e competenze personali: una serie di campi dove dare prova delle proprie attitudini, dalle più tecniche a quelle più comportamentali, cercando di far trasparire la propria personalità e quella che potrà essere la vostra figura in un ambiente lavorativo.
  • Informazioni supplementari: alla fine, la possibilità di inserire un allegato. Alcuni esempi: potrete allegare il file del lavoro che vi caratterizza meglio qualora siate un creativo; allegare copia di un attestato conseguito o l'analisi di un progetto nel quale dimostrate le vostre capacità di organizzazione.
I prossimi post dedicati al curriculum andranno a trattare più nello specifico ciascuna delle sezioni sopra elencate e anche le possibilità offerte dalla compilazione di CV diversi dal formato europeo.
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