Qual è il Paese perfetto per vivere e lavorare come nomadi digitali?
La risposta è un po’ sorprendente se non si tiene conto del grande cambiamento culturale, economico e sociale intrapreso da questo Paese già da alcuni ultimi anni
L'ottimo clima, un alto livello di inglese tra la sua popolazione, la stabilità a livello politico, la bassa violenza e un ottimo clima sono solo alcuni dei tanti motivi che fanno meritare al Portogallo il premio come miglior Paese in cui vivere e lavorare da nomadi digitali.
A dirlo è il sito Momondo, motore di ricerca per i viaggi, che ha rintracciato e analizzato 22 indicatori raccolti in sei categorie – per ciascuno dei 111 Paesi coinvolti nello studio – concentrati in particolare sulle condizioni di lavoro a distanza e sulle svariate opportunità extra-lavorative offerte a chi decide di vivere e lavorare in un Paese straniero. Ed è dunque il Paese iberico a posizionarsi in cima alla classifica mondiale del Travel Work Index.
Sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, ci sono Spagna e Romania. Seguono Mauritius e Giappone. L’Italia si trova purtroppo solo al 79esimo posto: sebbene ci siano, infatti, diversi indicatori che hanno riportato ottimi risultati, come salute e la sicurezza, il punteggio per quanto riguarda il lavoro a distanza pare sia abbastanza basso.