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Impara l'arte e mettila in Cloud

Arturo è una giovane startup che attraverso un sistema software è in grado di supportare collezionisti, responsabili di grandi collezioni e musei in processi conservativi anche complessi

2 mar 2022
4 minuti di lettura

Come gestire la questione della conservazione delle opere d’arte? Come saperla preservare o “prendersene cura”? Viviamo in un’era in cui la tecnologia sta pervadendo e permutando tutti gli ambienti di vita, sia personale che professionale. E allora perché - anche per la conservazione di opere d’arte - non farsi aiutare dalla digitalizzazione? Dopo una progettazione durata esattamente un anno, a fine 2020 è nato Arturo. Un nome proprio per indicare una startup nata solo a dicembre 2020. “Ci piace parlare di conservazione “in digitale” perché attraverso il nostro sistema software siamo in grado di supportare i collezionisti, i responsabili di grandi collezioni e i musei in processi conservativi anche complessi”, spiega Gino Fienga, CEO & Founder della startup. Si tratta di una tecnologia open per la gestione di ogni attività conservativa e il monitoraggio dei parametri fondamentali. “L’idea è nata dalla voglia che sentivamo forte di rinnovare un settore che spesso è troppo legato alle pratiche tradizionali – spiega Gino - e si dimentica di quanto invece gli strumenti digitali potrebbero migliorare l’approccio tecnico. Inoltre, sentivamo il bisogno di “aprire” le attività di conservazione a più persone possibili, in modo da sensibilizzare tutti alla tematica. E questo si può fare solo attraverso gli strumenti innovativi e digitali. La pandemia c’entra nella misura in cui, costretti in lockdown, abbiamo trovato l’entusiasmo di costruire questa nuova soluzione. Il bisogno di innovazione del settore c’era anche prima di tutto questo scombussolamento”.

Il team di partenza era composto da Gino (48 anni), Francesca (33 anni) e da un gruppo di sviluppatori di diverse età afferenti alla software house pesarese Lineacomputers. “Oggi però stiamo crescendo e stiamo inglobando nuove figure professionali come Matilde (33 anni), la nostra referente per il marketing ed Enrica (32 anni), dedicata a un customer care efficientissimo”. Un gruppo di ragazzi di età diverse ma molti di loro sono giovani e pieni di entusiasmo, con la voglia di crescere e farsi conoscere a una platea più ampia. Molti provengono dal mondo dell’arte e hanno comunque una formazione eterogenea: Gino è un imprenditore del settore editoria per l’arte e mostre da più di vent’anni, Francesca è una restauratrice, Enrica ha lavorato nel mondo della logistica e del trasporto di opere d’arte.

Ma come funziona la conservazione e l’archiviazione? “L’originalità del nostro sistema sta nel cambio di prospettiva con cui si documenta. Non si cataloga su sola base storico-artistica, ma anche a partire da un ragionamento legato alla conservazione, quindi facendo attenzione ai materiali, alle condizioni ambientali ed espositive e così via”. Il valore aggiunto risiede nella “possibilità, attraverso il nostro metodo di archiviazione, di tenere d’occhio con semplicità anche tutti i parametri conservativi. Soprattutto, con semplicità”.

Il team di Arturo lavora con Collezionisti privati, Musei, Artisti, Gallerie, Fondazioni culturali, Enti pubblici, chiunque abbia da gestire o conservare una raccolta di oggetti, di qualsiasi natura. Il sistema ha una struttura adattabile a tutte le necessità descrittive che permette di documentare opere d’arte tradizionali, installazioni contemporanee, ma anche collezioni di dischi, di monete, di design, etc.

Tra i progetti futuri c’è “Herica”: “È un’amica di Arturo e si occuperà di curare il patrimonio pubblico - racconta Gino -. Lo farà in modo partecipato, condiviso e coinvolgerà tutta la cittadinanza in una grande attività di mappatura di ciò che ognuno di noi ritiene patrimonio degno di essere conservato. Quando sarà attiva, Herica sarà una rivoluzione, un nuovo modo di prendersi cura delle cose a cui teniamo”.

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