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Centri di trasferimento tecnologico: potenziamento grazie ai fondi del PNRR

Obiettivo: incoraggiare l’erogazione alle imprese e alle pubbliche amministrazioni di servizi avanzati e innovativi centrati su tecnologie e specializzazioni produttive di eccellenza

10 mar 2023
4 minuti di lettura

È stato firmato pochi giorni fa il Decreto ministeriale che finanzia con 350 milioni i centri di trasferimento tecnologico nel nostro Paese. La misura, prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alla missione quattro, intende potenziare ed estendere territorialmente i centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria nazionale, in modo da incoraggiare l’erogazione alle imprese, nonché alle pubbliche amministrazioni, di servizi avanzati e innovativi centrati su tecnologie e specializzazioni produttive di eccellenza.

Un aspetto, quello del trasferimento tecnologico, che contiene diverse funzioni estremamente interessanti per il tessuto industriale del nostro Paese. Nel dettaglio, con questo concetto si intendono tutte quelle attività che sono alla base del passaggio di una serie di fattori (tra cui conoscenza, tecnologia, competenze, metodi di fabbricazione, campioni di produzione e servizi) dall’ambito della ricerca scientifica a quello del mercato. Si tratta di un processo frutto della collaborazione tra il mondo accademico e quello imprenditoriale, che ha come obiettivo principale quello di rendere accessibile la tecnologia alle persone. Possiamo inoltre considerare il trasferimento tecnologico anche come un percorso con un proprio punto di partenza, ovvero la ricerca; diverse tappe intermedie che coinvolgono la filiera e infine un punto di arrivo, ovvero il mercato.

Il provvedimento stanzia la somma complessiva di 350 milioni di euro. In particolare, 113,4 milioni di euro sono destinati al rifinanziamento degli 8 centri di competenza ad alta specializzazione; 33,6 milioni di euro sono per il cofinanziamento dei 13 Poli europei di innovazione digitale (EDIH) selezionati a valle della gara europea Digital Europe; infine una quota pari a circa 114,5 milioni di euro è destinata a finanziare i 24 Poli europei di innovazione digitale che hanno ricevuto il “Seal of Excellence” dalla Commissione Europea. Con l’obiettivo di avviare un processo di riorganizzazione e razionalizzazione del sistema del trasferimento tecnologico italiano, il decreto istituisce anche una Cabina di regia che avrà il compito di promuovere il coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti.

I Centri sono una rete diffusa in tutta la Penisola con 50 poli che rendono le tecnologie avanzate strumenti fruibili per le aziende a cui offrono anche percorsi di riqualificazione delle competenze. Raccolti in otto macro aree che includono i settori dell'industria manifatturiera, della ricerca, dell'intelligenza artificiale e ancora della robotica e naturalmente dell'industria 4.0. Il provvedimento assunto dal governo italiano, inoltre, si somma ai nuovi fondi per l’innovazione in arrivo grazie al programma InvestEu. La Commissione europea e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) hanno sottoscritto un accordo di garanzia nell’ambito del programma InvestEU per un valore complessivo di 355 milioni di euro. Si tratta del terzo accordo che il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti sottoscrive con la Commissione europea nell’ambito di InvestEU, programma che prevede di mobilitare un totale di 372 miliardi di euro di nuovi investimenti nei prossimi cinque anni nell’intera Unione europea. E il Gruppo Cassa depositi e prestiti è l’unico istituto nazionale di promozione in Europa ad aver sottoscritto tre accordi InvestEU: il primo, firmato nel luglio 2022, ha visto la mobilitazione di 6,7 milioni per attività di consulenza volte a sostenere lo sviluppo di progetti di investimento nell’area delle infrastrutture sociali e sostenibili. Il secondo, sottoscritto nell’ottobre 2022 da Cdp Equity, ha fornito una garanzia per un totale di 260 milioni a sostegno di investimenti destinati allo sviluppo di capitale di rischio italiano per complessivi 520 milioni. Con la nuova misura, i centri di trasferimento riceveranno una ulteriore spinta.

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