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CrescerAI: il bando che investe nell’Intelligenza Artificiale

L’obiettivo è individuare progetti “scalabili” capaci di generare un beneficio alle piccole e medie imprese italiane, comprese quelle sociali

31 ott 2023
4 minuti di lettura

Circa il 50 % degli italiani possiede competenze digitali secondo le ricerche dell’UE Desi 2020 (Digital Economy and Society Index, l'indice dell'economia e della società digitale della Commissione europea), una percentuale su cui occorre lavorare, soprattutto in quelle fasce della società dove l’alfabetizzazione è difficile, e ancor più lo è quella digitale. Il Fondo per la Repubblica digitale è nato proprio per finanziare percorsi che mirano ad accrescere le competenze digitali in Italia di giovani, donne, disoccupati, inattivi e NEET al fine di garantire loro migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro.

Il Fondo è un progetto nato dalla partnership tra il settore pubblico (Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze) e il settore privato in ambito sociale. In qualità di Soggetto attuatore del Fondo per la Repubblica Digitale, l’Impresa Sociale ha come oggetto principale il sostegno di progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale, con la finalità di accrescere le competenze digitali anche migliorando gli indicatori europei DESI. Tra gli ultimi bandi del Fondo per la Repubblica digitale, “crescerAI” mira a investire sul settore dell’Intelligenza Artificiale, puntando alle piccole e medie imprese, motore dell’economia e della transizione tecnologica.

Un mercato in continua espansione quello dell’Intelligenza Artificiale: secondo le stime del Parlamento Europeo grazie all’IA la produttività del lavoro crescerà tra l’11% ed il 37% entro il 2035. In Italia il mercato ha raggiunto un volume di oltre 400 milioni di euro (+21,7%) e nei prossimi anni raggiungeranno i 700 milioni. Un ambito quindi su cui investire soprattutto lato imprese poiché sono loro che hanno maggiormente il compito di traghettare i cittadini e il Paese verso una società più digitalizzata, sostenibile ed efficiente.

In questo è virtuosa l’alleanza pubblico e privato e porta risultati significativi. Come per il Fondo per la Repubblica digitale, Google.org, ente filantropico della multinazionale, ha lanciato il Social Innovation Fund on AI, un altro Fondo per sostenere le organizzazioni non profit in Europa nello “sviluppo di soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale che abbiano un impatto positivo sull’ecosistema imprenditoriale. Il Fondo ha l’obiettivo di rendere disponibili a tutti i vantaggi dell’IA, incoraggiando soluzioni che verranno messe a disposizione e in modalità open source”.

Ѐ da questa esperienza e dalla condivisione degli obiettivi che nasce il bando “crescerAI”, che invita soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro come per esempio università, istituti e centri di ricerca, e centri di trasferimento tecnologico, ed enti del terzo settore a presentare proposte progettuali per lo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale destinate alle PMI del Made in Italy, incluse le imprese sociali, con una particolare attenzione alle imprese che operano in contesti svantaggiati del Paese.

Il bando, sostenuto da Google.org, mette a disposizione 2.200.000 euro. Si prevede che i beneficiari finali dei progetti finanziati possano riscontrare vantaggi concreti quali, a titolo esemplificativo: abbattimento di tempi e costi di operazione nel proprio business, ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi, maggior resilienza finanziaria e minor impatto ambientale. 

L’obiettivo ultimo del bando è individuare progetti “scalabili”, capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo di PMI e imprese sociali italiane. A tal fine, verranno privilegiate le proposte che si rivolgono all’imprenditorialità localizzata in contesti svantaggiati del Paese, quali aree a basso reddito o caratterizzate da un alto tasso di vulnerabilità imprenditoriale, nonché in contesti emarginati e caratterizzati da una minore disponibilità di risorse.

I soggetti interessati potranno partecipare presentando proposte progettuali entro le ore 13.00 del 31 gennaio 2024 attraverso il portale Re@dy.

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