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3 minuti di lettura
03/10/2025

Lavoro e inclusione sociale: i progetti per le persone disabili

Numerose iniziative a livello europeo e nazionale per lo sviluppo delle competenze e delle reti associative

Lavoratori disabili

Favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone disabili, per mezzo di progetti che siano in grado di promuovere le prospettive di assunzione attraverso azioni positive combattendo gli stereotipi. Sono questi gli obiettivi di diverse iniziative messe in campo a livello europeo, nazionale e regionale, dal “Pacchetto UE sull’occupazione delle persone con disabilità” fino ai voucher erogati dalla regione Lombardia. Del resto, l'importanza dell'inclusione sociale riveste un aspetto di primaria importanza per le società più avanzate: si tratta innanzitutto di un atto di riconoscimento del valore individuale e un diritto fondamentale che apre le porte a una vita di piena realizzazione per le persone con disabilità. 

Oltre 13 milioni di risorse stanziate: a partire dalle ore 10 del prossimo 25 settembre fino alle ore 15 del 28 ottobre 2025 gli enti del Terzo settore interessati possono presentare domanda di accesso alle risorse previste dall’Avviso per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale per l’anno 2025 pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Gli obiettivi e le aree prioritarie di intervento, definite nell’Atto, sono in linea con l’Agenda Onu 2030 e prevedono, tra le altre cose:

  • sviluppo delle reti associative del Terzo settore e rafforzamento della loro capacity building;
  • l’inclusione sociale dei soggetti fragili;
  • promozione della cultura del volontariato;
  • accrescimento della consapevolezza per l’abilitazione e lo sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia delle persone con disabilità grave e una migliore gestione della vita quotidiana;
  • prevenzione e contrasto delle forme di violenza;
  • promozione di azioni di prevenzione e contrasto della povertà minorile.

Ma sono diverse le opportunità da registrare in questo momento. In particolare, con il bando europeo realizzato all'interno della Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030, sono a disposizione dieci milioni di euro per sostenere progetti transnazionali volti a trasferire o ampliare innovazioni sociali basate sulle pratiche del “Pacchetto UE sull’occupazione delle persone con disabilità”. A essere finanziabili saranno progetti, di durata tra 18 e 24 mesi, che si basano su una o più pratiche del “Pacchetto” e ne dimostrano la capacità di promuovere l’inclusione occupazionale delle persone disabili, affrontando esigenze sociali non ancora soddisfatte e barriere sistemiche. 

Le candidature devono essere presentate da un consorzio costituito da almeno tre soggetti (applicant + almeno 2 co-applicant) di due diversi Paesi ammissibili, di cui almeno un’autorità pubblica che sia stabilita nello stesso Paese dell’applicant o dei co-applicant e sia responsabile dell’attuazione delle politiche inerenti gli obiettivi della call.

Di tenore simile il progetto finanziato dalla regione Lombardia assieme a Unioncamere: un'iniziativa che può contare su una dotazione finanziaria di 1,6 milioni di euro, punta ad accompagnare in modo efficace Pmi, pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo Settore nell’ inserimento lavorativo delle persone con disabilità; lo strumento scelto è in particolare quello del voucher a fondo perduto del valore massimo dell’80% delle spese sostenute.

Infine, la giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha approvato un bando per promuovere e sostenere il diritto al lavoro e all’inclusione lavorativa di persone con disabilità. L’avviso pubblico prevede la possibilità di assegnare contributi a sostegno della mobilita casa-lavoro per persone disabili.  Nello specifico, il bando è rivolto a persone inserite nel mondo del lavoro, residenti in uno dei Comuni dell’Unione della Bassa Romagna e che, per difficoltà negli spostamenti da e verso il luogo di lavoro, necessitano di servizi di trasporto personalizzato (per esempio mezzo proprio in assenza di mezzi pubblici in orari compatibili con quelli di lavoro, car sharing, accompagnamento da parte di terzi o colleghi, ricorso a trasporto sociale o personalizzato.