Aumento di stipendio: che cosa fare in caso di rifiuto?
Eccoci per l’ultima volta a parlare di aumento di stipendio. Dopo aver individuato la persona giusta con cui parlare, le siete finalmente di fronte: che cosa d…
21 apr 2011
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Eccoci per l’ultima volta a parlare di aumento di stipendio. Dopo aver individuato la persona giusta con cui parlare, le siete finalmente di fronte: che cosa dire a questo punto? E come comportarsi in caso di rifiuto? Anzitutto, come per ogni grande occasione, vi consigliamo di non improvvisare davanti al vostro interlocutore, ma di arrivare con una breve scaletta degli argomenti da affrontare. Per prepararvi, provate a immaginare il vostro capo come un cliente a cui state offrendo un prodotto (il vostro lavoro quotidiano), a cui chiedete di investire una somma (l’aumento di stipendio) in cambio di una migliore prestazione. Quello su cui concentrarvi sono quindi i punti di forza del vostro operato per l’azienda e i risultati che deriveranno da questo investimento nei vostri confronti. La cosa giusta da dire.
- Curate il contenuto: cominciate con degli esempi che illustrino il vostro contributo all’azienda e le cose che avete portato a termine con successo. Fornite anche una quantificazione del profitto delle vostre attività nel bilancio generale dell’azienda. In seguito, presentate i vostri obiettivi futuri e quindi i nuovi incarichi che potreste ricoprire. Parlate solo alla fine di cifre, senza imporre un importo.
- Curate la forma: nonostante il nervosismo, cercate di mantenere un atteggiamento sereno. Siate motivati e soprattutto cercate di non fare un monologo: il dialogo è importante e ascoltare il vostro interlocutore vi darà una visione completa della situazione, da tenere presente per il futuro.
- Evitate i conflitti: è preferibile parlare degli aspetti positivi della questione aumento. Partire dalla vostra insoddisfazione o da un reclamo non creerà il giusto contesto per la vostra richiesta;
- Evitate i ricatti: minacciare di andarsene è un atteggiamento controproducente. Se non lo farete infatti, ne risentirà la vostra credibilità e il vostro futuro nell’azienda;
- Evitate i paragoni: screditare il lavoro altrui non aumenterà le possibilità di successo della vostra richiesta, ma vi renderà invece un collega sgradito e un dipendente di cui non fidarsi.
- Contrattate: nel caso in cui il vostro capo non possa aumentarvi lo stipendio, ma si renda disponibile a premiarvi, proponete altri tipi di vantaggi che possano rendervi comunque più soddisfatti (orario flessibile, automobile aziendale, tele-lavoro);
- Rilanciate: invece di andarvene sbattendo la porta, provate a giocarvi l’ultima carta proponendo al vostro capo un ulteriore periodo di osservazione del vostro lavoro, in cui vi impegnate a gestire maggiori responsabilità. Potrete così dimostrare l’importanza del vostro contributo e tornare a chiedere un aumento.
- Ancora niente? Siete tornati dopo il periodo di prova e ancora non avete ottenuto l’aumento? Se siete davvero sicuri di meritarlo, provate a valutare seriamente l’ipotesi che quella non sia l’azienda per voi e a guardarvi intorno in cerca di nuove possibilità.