Galateo del business: l’educazione dei manager ai tempi della globalizzazione [parte II]

Nel portale Cliclavoro abbiamo inaugurato da poco la nuovissima sezione “Come fare per… Aprire una sede all’estero”, una guida che fornisce utili consigli in m…

6 set 2011
3 minuti di lettura
Nel portale Cliclavoro abbiamo inaugurato da poco la nuovissima sezione “Come fare per… Aprire una sede all’estero”, una guida che fornisce utili consigli in materia di legislazione e informazioni sul mercato del lavoro di alcuni Paesi del mondo, pensati per chi vuole aprire una sede aziendale all’estero. Per questo, nel blog abbiamo dedicato un primo approfondimento – relativo a Russia, Paesi arabi e India - con alcuni consigli più pratici, qualche pillola di galateo che vi potrà tornare utile nelle relazioni con i nuovi colleghi internazionali. Eccovi la seconda e ultima parte: 1. Cina
  • A tavola! Sappiamo tutti che la cucina cinese vanta una tradizione secolare, che oggi incontra il gusto di tutto il mondo. Durante il pasto, è apprezzato chi assaggia ogni pietanza ma non azzardatevi a ripulire il piatto: non è un gesto elegante e il vostro ospite crederà abbiate ancora fame. Inoltre, a tavola, è preferibile non parlare di affari.
  • Gesticolare. Usare il solo indice per attirare l’attenzione è un gesto del tutto inutile in Cina; usate tutta la mano per richiamare l’attenzione ma senza fare gesti troppo ampi fino a farlo sembrare uno schiaffo.
  • Brindisi finale! A fine pasto, è buona educazione accettare sempre un bicchierino di Baijiu, il liquore cinese servito durante le serate più formali ma attenzione a bere con moderazione perché se prosciugherete il bicchiere, ve ne verrà subito servito un altro! Lasciare il bicchiere mezzo pieno sarà sufficiente a dimostrare il vostro gradimento e a non ubriacarvi!
  • Gerarchia da rispettare. In Cina, viene molto rispettata la gerarchia dei ruoli per cui durante meeting e riunioni il leader della vostra delegazione sarà seduto accanto a quello della loro e così via, ruolo per ruolo.
2. Giappone
  • Posti a sedere. Come per la Cina, in Giappone la gerarchia dei ruoli è riflessa in quella dei posti a sedere; sappiate che nei taxi come durante le gite private il posto migliore è quello dietro l’autista. Se alla guida è il vostro cliente, lasciate il posto accanto al guidatore alla persona più importante.
  • Meishi. Abbiamo già parlato della tradizione dei biglietti da visita in Giappone e della particolare cerimonia per scambiarseli. Abbiate sempre a portata di mano i vostri e porgeteli con due mani al vostro interlocutore, mentre quando ne ricevete uno, maneggiatelo e riponetelo con cura.
  • Vietato ritardare! A ridosso di riunioni e incontri, non perdete mai di vista l’orologio: un minuto di ritardo è già considerato strano, cinque minuti sono fonte di preoccupazione.
3. Stati Uniti e Canada
  • Take it easy! Gli americani sono meno legati alla formalità e ai cerimoniali, quindi in linea di massima verrà apprezzato un atteggiamento rilassato ma ugualmente attento alle buone maniere.
  • Documenti di riconoscimento. Per ragioni di sicurezza, negli Stati Uniti c’è un’attenta politica per il rilascio di visti e passaporti. Oltre alle pratiche burocratiche prima della partenza, sappiate che molto spesso è necessario esibire un documento d’identità anche per entrare negli edifici e negli uffici.
  • In Canada. Non è abitudine del popolo canadese bere alcolici durante pranzi o cene di lavoro, per cui ordinate dell’acqua a meno che non sia il vostro ospite a proporre qualcos’altro.
E voi, viaggiate spesso per lavoro tra Europa, Asia o America? Avete qualche altro suggerimento da darci?
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