Italia promossa nella classifica delle Università
Nel QS World University Rankings by Subject 2023 l'Italia cresce rispetto all'anno scorso. E la Sapienza conferma il suo primato per Studi Classici e Storia Antica
Università e lavoro: due mondi differenti, eppure più che legati. È ben noto, del resto, quanto il rapporto virtuoso tra atenei e contesti professionali sia da sempre un elemento fondamentale per tutta la società, e in più, negli ultimi tempi, stiamo assistendo all'aumento costante della richiesta di figure con una formazione specializzata da parte delle imprese. Ma se, appunto, il percorso scolastico rappresenta spesso un primo importante passo verso i traguardi lavorativi, come si presenta l'Italia a questi ideali "blocchi di partenza"?
Un'interessante fotografia della situazione arriva anche quest'anno dal QS World University Rankings by Subject 2023, classifica dei migliori atenei per disciplina accademica. E osservando gli ultimi dati, lo scatto dell'Italia appare anche più brillante rispetto al passato. Il nostro Paese è infatti il settimo al mondo per numero di posti ottenuti in classifica, e la performance complessiva sale del 6,8 per cento, con 139 casi in cui si registra un avanzamento nel ranking rispetto allo scorso anno. Sono 103, invece, i casi in cui viene riscontrato un peggioramento, e 249 quelli in cui la posizione non cambia.
Soddisfazione arriva anche spostando l'attenzione dalla classifica globale a quella dell'Unione Europea: l'Italia è seconda per numero di piazzamenti tra i primi dieci al mondo, dietro solo ai Paesi Bassi. Lo stesso vale per i piazzamenti tra i primi 100 e i primi 200 al mondo, solo che davanti, in questi ultimi due casi, c'è la Germania.
E se gli atenei di America e Regno unito si distinguono in cima alle varie classifiche (i nomi dei "campioni" suonano ben noti: Harvard, Oxford, Cambridge), non manca un primato assoluto anche per l'Italia: La Sapienza di Roma, infatti, si conferma la migliore al mondo per Studi Classici e Storia Antica. Buoni risultati, inoltre, arrivano per l'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università di Padova, Politecnico di Milano e Politecnico di Torino.
Numeri alla mano, dunque, il sistema universitario italiano dimostra di avere, come si dice tra le aule, solide basi che decisamente serviranno, visto che nei prossimi anni si prepara una sfida decisiva: quella per un interscambio sempre più fruttuoso tra il mondo della formazione accademica e quello del lavoro, che, come detto, condividono un legame profondo in grado potenzialmente di migliorare non solo la vita di studenti e professionisti, ma quella di tutti i cittadini.