Quando e perché presentarsi a colloquio con il portfolio

Generalmente l'associazione tra le parole "portfolio" - la raccolta dei lavori che un illustratore presenta per documentare la propria abilità e le proprie com…

16 set 2011
3 minuti di lettura
Generalmente l'associazione tra le parole "portfolio" - la raccolta dei lavori che un illustratore presenta per documentare la propria abilità e le proprie competenze grafiche - e "colloquio di lavoro" viene fatta in ambito creativo. Con l’avvento del Web 2.0 e i suoi ritmi dinamici si può facilmente affermare che "un'immagine vale più di mille parole”. La forma mentis delle persone si è evoluta verso una nuova dimensione dove per catturare l’attenzione di chi abbiamo di fronte bisogna regolarsi su nuovi tempi e metodi. L'idea di presentarsi con un esempio pratico delle proprie attività non si limita più all'arte e a determinate figure professionali come designer, grafici, stilisti, fotografi e pubblicitari. La domanda è lecita per tutti: è consigliabile proporre le mie esperienze e conoscenze con un portfolio? Probabilmente lavorando in settori come ad esempio le assicurazioni, la finanza o nel customer service sarete portati a ragionare nell’ottica che a nessuno verrebbe in mente di farlo, ma ecco alcuni spunti di riflessione:
  • Abilità di presentazione: le vostre capacità di dialogo e di coinvolgimento della persona che avete di fronte nei vostri progetti sono determinanti per scegliere di avvalersi di un materiale di supporto. Se solitamente avete un tono di voce monotono e una tendenza a divagare, un portfolio potrebbe aiutarvi a rimanere attinenti alla tematica e aggiungere un tocco di colore alla conversazione. La discussione prenderà una piega diversa con nuovi spunti. Le presentazioni sono il vostro punto di forza? Ancora meglio! Se siete abituati a parlare in pubblico magari con il supporto di slide potreste mettere in pratica questa vostra peculiarità trasformando il colloquio di lavoro nella presentazione di voi stessi.
  • Contenuto: quello che conta è la sostanza, creare un portfolio per averne uno non vale lo sforzo e non aggiunge valore alla persona. Il punto di partenza deve essere l’idea e le informazioni che comunica su chi siete e come operate.
  • Etica: illustrando la propria esperienza si ripercorre uno storico di progetti, clienti e risultati ottenuti durante la propria carriera lavorativa. È molto importante selezionare con cura le informazioni da portare a supporto perché il rispetto della riservatezza aziendale sarà sempre una qualità apprezzata dai selezionatore alla pari di ogni risultato raggiunto.
  • Facili soluzioni: l’obiettivo di un portfolio o di una presentazione potrebbe anche essere quello di fornire all’azienda una soluzione a un problema esistente nella sua realtà. In questo è molto delicata la fase di selezione delle informazioni perché pretendere di arrivare ad un risultato senza conoscere i fatti può essere controproducente.
La svolta social dell’hi-tech ha introdotto nell’uso quotidiano smartphone, laptop e i tablet per accedere al Web ovunque e in ogni momento: costruire un portfolio online sembra quindi la soluzione più semplice e accessibile. Abbiamo già accennato al servizio di microblogging di Tumblr esiste anche la possibilità di trasformare il vostro Tumblr in un portfolio che parli di voi a 360° con hasaportfolio. Troverete numerosi spunti invece nelle gallerie di portfoli della piattaforma di publishing creativo Cargo e nel network professionale creativo di Behance dove dare spazio alle vostre idee. Qual è l’immagine che vi rappresenta meglio di ogni altra parola? Vi è mai stato richiesto un portfolio? Avete qualche consiglio da dare?
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