Quando il colloquio si fa a distanza

La fase di inserimento di nuovi collaboratori in azienda si articola in un processo molto lungo e spesso laborioso. I recruiter hanno infatti una grande respon…

5 lug 2011
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La fase di inserimento di nuovi collaboratori in azienda si articola in un processo molto lungo e spesso laborioso. I recruiter hanno infatti una grande responsabilità che inizia dal compito di leggere ogni CV e ogni lettera di presentazione soppesando con attenzione ogni candidatura per non sbagliare. Devono intuire il più possibile dei candidati dalla lettura delle loro esperienze e assicurarsi che possano soddisfare le esigenze dell’azienda e della posizione da ricoprire. E capirlo spesso non è facile. Come anticipato nelle puntate precedenti della nostra guida al colloquio la fase cruciale arriva con il “Faccia a faccia”, ma anche per un’azienda nota, che riceve tantissimi CV e ha un ufficio HR strutturato, questa fase richiede un enorme dispendio di tempo, risorse ed energie. In quest’ottica l’evoluzione della rete ha fornito nuovi strumenti per velocizzare e diminuire tempi e costi di questa fase. La tendenza viene dagli Stati Uniti e l’ingrediente base sono i video che, in salsa recruiting 2.0, si distinguono in video CV, video presentazioni e video colloqui. In un’ottica di ottimizzazione dei tempi e superamento dei limiti territoriali il top è il video colloquio e i modelli sono due:
  • La video conversazione “à la Skype” dove, dopo aver analizzato CV e disponibilità del candidato, le aziende solitamente lo invitano a sostenere un video colloquio conoscitivo con il supporto di una video-chat. Molto spesso il Video viene registrato e condiviso con colleghi e superiori.
  • Il video colloquio guidato è la modalità alternativa dove il candidato è invitato a rispondere a domande scritte o preimpostate, non c’è un dialogo diretto con il selezionatore, si ha un tempo limitato per leggere/ascoltare la richiesta e poi rispondere.
Se le video-chat sono di utilizzo comune per comunicare, i video colloqui nella ricerca di lavoro non sono ancora all’ordine del giorno in azienda e anche per voi potrebbe essere la prima volta. Come prepararsi ad affrontare un colloquio a distanza? Quali sono le regole del bon ton da video colloquio? Abbiamo pensato di proporvi 4 semplici consigli per prepararvi ad affrontare questa nuova esperienza:
  1. Esercizi di perfezionamento: l’aspetto tecnico non deve distrarre e allontanare dall’obiettivo principale, che è il contenuto della conversazione. Se l’appuntamento è per una video-chat con il selezionatore qualche esercizio di prova potrà aiutare a prendere confidenza con lo strumento e con la propria immagine attraverso la webcam. La non presenza fisica della persona potrebbe inconsciamente abbassare il limite di allerta e farci tradire da smorfie ed espressioni “come se non fossimo visti”.
  2. Obiettivi chiari: gli obiettivi che il selezionatore vuole raggiungere attraverso il video colloquio possono essere molteplici, dallo stabilire un primo approccio informale per poi passare al faccia a faccia o dei veri e propri test attitudinali. Quando riceverete l’invito per un colloquio a distanza, visto che questa pratica non è ancora fra le più comuni, è più che mai lecito chiedere che cosa aspettarsi in termini di durata e obiettivi, oltre a quali saranno gli step di selezione successivi. Come nel faccia a faccia sul finale arriverà il vostro turno di porre delle domande e la loro importanza è pari a quella di una risposta ben formulata.
  3. Professionalità: la tentazione di lasciarsi andare a un codice più informale è legata al mezzo e all’uso più quotidiano che ne viene fatto. Ma presentarsi comodamente sul divano non è indice di professionalità e può sembrare ovvio ma ricordarsi di spegnere il cellulare e tenere lontani possibili disturbatori, sia offline che online, non è così banale.
  4. Gestione dello spazio: la sfera del linguaggio non verbale ha un ruolo limitato in questo caso, dovrete quindi prestare molta più attenzione all’atteggiamento e alle parole dell’interlocutore per non invadere il suo spazio, parlando uno sopra l’altro. Cercate di assicurarvi che il selezionatore stia seguendo il vostro discorso e comprenda le risposte alle sue domande, se al loro termine si crea una piccola pausa di silenzio non prendetela come un segnale negativo ma lasciate al selezionatore lo spazio per riflettere e eventualmente chiedere una puntualizzazione.
Il mercato del lavoro sembra sempre più incline a introdurre tipologie contrattuali orientate alla flessibilità di orari e spazi di lavoro. I video colloqui rientrano in questo trend emergente? Quali vantaggi potrebbe apportarvi l’adozione dei colloqui a distanza?
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