Rifugiate al lavoro come esperte tech: donne che ricominciano a vivere
TF4woman, è il progetto che vuole dare una chance a migliaia di rifugiate che vogliono reinserirsi nel mondo del lavoro
Come ti sentiresti se una guerra ti costringesse ad abbandonare tutto e a ricominciare in un luogo di cui non sai niente e in cui nemmeno i tuoi titoli di studio vengono riconosciuti?
È la situazione che vivono moltissime donne ogni giorno ed è a loro che si rivolge TF4woman, il progetto realizzato dall'organizzazione internazionale no-profit Techfugees per dare una chance a migliaia di rifugiate che vogliono reinserirsi nel mondo del lavoro.
Il progetto, attivo in Italia, Francia e Grecia, parte dal principio secondo cui il mancato riconoscimento dei titoli di studio del rifugiato da parte del Paese di arrivo è un fortissimo handicap, soprattutto per una donna. Ma non cancella anche le sue competenze. Anzi, è attingendo ad esse che possono aprirsi per lei strade inattese verso l'integrazione socio-culturale e una nuova indipendenza economica.
Il programma prevede un periodo di 6 mesi in cui un gruppo di donne provenienti da tutta Italia ha la possibilità di implementare gratuitamente le proprio conoscenze tecnologiche ed essere orientato nel mercato del lavoro da un tutor.Come accaduto ad esempio con il Gruppo Techedge, leader italiano nel settore della tecnologia, per molte di loro si aprono poi le porte di aziende pronte a valutarne le competenze e a offrire loro un contratto a tempo indeterminato.Un piccolo, grande passo che spesso consente a chi aveva quasi perso ogni speranza di tornare a vivere.