Sviluppo e occupazione: le opportunità tra Internet of Things e tecnologie Cloud
Grazie a questi servizi le imprese possono accedere a risorse computazionali, di archiviazione e di rete in modo flessibile e a costi più contenuti
Nell’ultimo ciclo economico settori quali l’Intelligenza Artificiale (AI), il Cloud Computing e l'Internet of Things (IoT) rappresentano senza dubbio le tecnologie emergenti che stanno avendo l’impatto più significativo su tutti i settori economici e sociali, con conseguenze evidenti anche in ottica occupazionale. In Italia, tanto le istituzioni quanto il settore privato stanno investendo in queste tecnologie per accelerare la trasformazione digitale del Paese e migliorare la competitività delle imprese italiane.
Come è noto, l’AI ha un potenziale enorme per migliorare la nostra vita in molti modi, ad esempio automatizzando attività ripetitive e pericolose, personalizzando prodotti e servizi e migliorando la diagnosi e la cura delle malattie. In Italia, il governo ha lanciato già nel 2021 il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede un investimento di 1,8 miliardi di euro in AI. Questi fondi saranno utilizzati per sostenere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie, la formazione di competenze e la diffusione di soluzioni nel tessuto produttivo. Nel corso del 2022, le imprese italiane hanno investito 1,5 miliardi di euro nel comparto, con una crescita del 20% rispetto all'anno precedente.
In questo contesto, oltre agli investimenti pubblici e privati, ci sono altri fattori che stanno contribuendo allo sviluppo di AI, Cloud e IoT in Italia. Tra questi vi sono:
- la presenza di un ecosistema di ricerca e sviluppo forte e attivo;
- la disponibilità di talenti qualificati in questi settori;
- l'interesse crescente delle imprese italiane per l'innovazione digitale.
Modello di erogazione di servizi IT che consente alle imprese di accedere a risorse computazionali, di archiviazione e di rete in modo flessibile e a pagamento, il Cloud Computing sta diventando sempre più popolare, poiché offre numerosi vantaggi, tra cui la riduzione dei costi IT, l'aumento dell'efficienza e la maggiore scalabilità. Nel corso dell’ultimo anno il mercato italiano ha raggiunto i 4,5 miliardi di euro, con una crescita del 25% rispetto all'anno precedente. A confermarlo, l’ultima edizione dell’EY Infrastructure Barometer 2023, un sondaggio annuale che coinvolge dirigenti di grandi aziende, investitori infrastrutturali, istituti finanziari e società di private equity del settore delle infrastrutture di tutto il mondo, per valutare la fiducia e le aspettative degli investitori nel settore delle infrastrutture in Italia, ha evidenziato come le infrastrutture tecnologiche sono già considerata una asset class rilevante dal 54% del campione e il 41% degli intervistati (+8% rispetto al 2022) prevede che rappresenterà un'area di investimento primaria nei prossimi 3-5 anni.
Investimenti che avvengono anche tramite bandi europei: è il caso dell’avviso European Clusters, che mira a rafforzare le Pmi Europee attive nei segmenti delle tecnologie AI e Blockchain, incentivando lo sviluppo di nuove soluzioni per la trasformazione digitale. Con scadenza fissata a dicembre 2024, l'iniziativa lancerà dei bandi a cascata per supportare le Pmi nella loro internazionalizzazione, digitalizzazione, resilienza, transizione energetica e sviluppo di prodotti/servizi e innovazione. Tra i partner del programma, in Italia vi è la Fondazione Piemonte Innova.
Analogamente a quanto accade con AI e Cloud, la tecnologia nota come Internet of Things – una rete di oggetti fisici connessi tra loro e in grado di scambiare dati – ha il potenziale di rivoluzionare molti settori, tra cui la produzione, la logistica, la sanità e i trasporti, con una crescita palpabile anno dopo anno. Questi comparti stanno simultaneamente creando nuove opportunità occupazionali nel nostro Paese: secondo uno studio del Ministero dello Sviluppo Economico, entro il 2030 in Italia vi saranno 3,6 milioni di nuovi posti di lavoro legati ai nuovi sistemi. E i profili professionali più richiesti in questi settori sono quelli legati alla ricerca e sviluppo, all'ingegneria, alla data science e all'analisi dei dati.