Cloud e cybersicurezza: le risorse più ricercate nel settore IT
L’ultimo studio condotto da Tech Cities, promosso da Experis di ManpowerGroup, ha identificato le figure più richieste e meglio retribuite
Professionisti in ambito Cloud, esperti di cyber security, development engineer, full stack developer, specialisti in ambito dati e sviluppatori Java. Sono queste, secondo diversi studi, alcune delle figure professionali oggi più ricercate e che lo saranno sempre di più in futuro, vantando oltretutto la possibilità di ottime retribuzioni. In particolare, è quanto segnala l’ultimo studio 2022 condotto da Tech Cities, promosso da Experis di ManpowerGroup. Il report ha dunque identificato le figure più ricercate e meglio retribuite del settore IT, frutto delle esigenze del mercato sorte in seguito alla trasformazione tecnologica degli ultimi due anni, e le opportunità di mobilità che il settore IT può offrire.
Il primo profilo emerso dallo studio, nel dettaglio, è quello del Cloud Developer. Si tratta di una risorsa professionale capace di costruire l’architettura del cloud tenendo presente esigenze e caratteristiche della realtà a cui è destinato, monitorando i risultati e occupandosi successivamente anche delle fasi gestionali. Un secondo ambito degno di nota è quello legato ai Data, ovvero professionisti che per mansione si occupano di analizzare e organizzare grandi quantità di dati, estraendo i paradigmi più efficienti ed esponendoli in forma comprensibile anche ai non addetti ai lavori. Ancora, tra i profili più ricercati c’è anche il Full Stack Developer: si tratta di un professionista in grado di adattarsi alle diverse fasi di un piano di sviluppo e che possiede la capacità di gestire e coordinare un progetto in maniera globale. Più della metà delle offerte di lavoro per questa figura si concentrano nelle province di Milano (37%) e Roma (28%), seguite da Torino (12%).
A seguire, sempre secondo lo studio Tech Cities 2022, ritroviamo ancora una figura che continua a essere molto richiesta, ovvero quella del Java Developer: risorse specializzate nel linguaggio di programmazione. Per quanto si tratti di un settore tra i più ricercati, tuttavia, segnala anche compensi mediamente più bassi, proprio perché si tratta di una professione ormai longeva e con un mercato interno fitto di concorrenza.
Come ha spiegato il direttore di Experis Italia, “La pandemia ha accelerato i processi di digitalizzazione in maniera repentina e inaspettata, spingendo gran parte della popolazione mondiale a relazionarsi, vivere e lavorare attraverso il digitale. Uno scenario che ha influenzato anche il mondo del lavoro, in particolare facendo emergere la necessità di inserire in azienda nuovi professionisti nell’area tecnologica. Di fronte alle nuove sfide poste da questo rinnovato contesto digitale, aziende e lavoratori hanno bisogno di farsi trovare preparati, investendo nella formazione, e aggiornando e integrando sia le abilità tecniche che le competenze trasversali, senza dimenticare il necessario rafforzamento dell’area della Cyber Security, nei servizi alle aziende, nella sensibilizzazione delle persone e nella formazione specifica”.
Esiste infine un piano più recente, sempre più ricercato, che riguarda i profili del Cyber Security Consultant, Penetration tester, Ethical Hacker. Questi professionisti sono specializzati nel prevenire, riconoscere e reagire contro gli attacchi informatici. In fondo, sono le stesse cronache a spiegare come ormai il settore sia vitale per la sicurezza di istituzioni, cittadini e anche imprese: rilevare con largo anticipo le minacce di security a reti e servizi IT è di primaria importanza per la difesa delle infrastrutture digitali di grandi e piccole aziende. Si tratta di funzioni sottoposte a continui aggiornamenti, in quanto la complessità delle infrastrutture, la crescita nel numero di applicazioni in uso e degli strumenti impiegati per gestire la sicurezza ha aumentato la quantità di dati da analizzare rispetto al passato, causando perdite di visibilità e riducendo la capacità di intervenire in tempo utile.
Proprio in quest’ottica, è interessante un progetto recentemente avviato dalla Regione Lazio, in base al quale verranno formate figure professionali specializzate nel campo della sicurezza informatica, grazie a specifici corsi dedicati allo sviluppo di nuove competenze in un settore strategico, sempre più richiesto – come visto – nel mondo del lavoro. Il programma è nato da un accordo tra Lazio e Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn): l’intesa prevede l’organizzazione di specifici programmi didattici rivolti alle scuole secondarie, alle università e alla formazione post-universitaria, organizzati in collaborazione con l’Acn che metterà a disposizione competenze e know how.