Guide Come affrontare un colloquio di lavoro

I consigli più efficaci per presentarsi al meglio e superare brillantemente tutte le fasi dell'intervista.

Come affrontare un colloquio di lavoro

Il primo incontro conoscitivo va affrontato con preparazione, equilibrio e consapevolezza. Al colloquio bisogna arrivare allenati, pronti e informati, con le idee chiare sia su quello che si vuole fare, sia su quali profili e competenze l’azienda cerca.

Prima di presentarsi all’incontro è bene seguire alcune piccole regole:
  • Raccogli informazioni sull’azienda, sulle figure ricercate e sul titolare, per dimostrare di essere informato sulla realtà aziendale
  • Rifletti sulle competenze ed esperienze che vuoi valorizzare al fine di essere cosciente dei tuoi punti di forza per trasmettere al selezionatore una immagine positiva di te stesso
  • Rifletti sul senso della candidatura al fine di maturare consapevolezza circa le tue motivazioni
  • Porta con te il curriculum vitae e la lettera di presentazione che potrebbero essere oggetto di chiarimenti e approfondimenti
  • Rifletti su quali domande eventualmente porre
  • Evita di arrivare in ritardo all’appuntamento (è consigliabile la puntualità, possibilmente arrivare con qualche minuto di anticipo)
  • Utilizza un abbigliamento consono, né troppo trasandato né troppo elegante, l’importante è sentirsi a proprio agio
  • Dimostra entusiasmo per il ruolo, anche se hai delle riserve. Di quelle, si potrà discutere in un momento successivo

Se il colloquio di lavoro avviene presso un'azienda di piccole e medie dimensioni, viene svolto direttamente con il titolare ed è concentrato sulle capacità e competenze specificatamente richieste nella vacancy. Il consiglio è sempre quello di valorizzare gli aspetti e le competenze in linea con il profilo ricercato. Nei casi delle grandi aziende, è possibile che il colloquio venga tenuto dal responsabile delle risorse umane o dall’ufficio del personale.

È possibile che vi siano anche enti intermediari (agenzie per il lavoro, agenzie di selezione del personale) che possono effettuare il colloquio per conto dell’azienda. In questo caso possono essere oggetto dell’incontro non solo le competenze richieste ma anche le capacità relazionali e organizzative e soprattutto le motivazioni.

E il colloquio, come va affrontato? Innanzitutto, non vivendolo come un esame e avendo fiducia in te. Anche un esito negativo, infatti, non è mai un giudizio assoluto. Vuole soltanto dire che in quel momento, per quell’azienda, per quell’esigenza specifica, non eri la persona giusta.

Affrontare un colloquio

Durante il colloquio, gli argomenti che verranno trattati vertono in genere su questi ambiti (per cui è bene prepararsi prima):
  • le proprie esperienze di lavoro inerenti al profilo ricercato, valorizzando gli aspetti più rilevanti in relazione alla tipologia di attività svolte dall’azienda;
  • gli studi effettuati, formazione, corsi post diploma o post laurea; interessi e hobby (magari in linea con l’attività per cui ci si candida);
  • aspetti della personalità (qualità, difetti, rapporto con gli altri, approccio al problem solving);
  • motivazioni (interesse verso il posto ricercato, si deve far percepire il nostro entusiasmo motivandolo con esperienze acquisite sul campo).
Regole fisse non ce ne sono, l’importante è cercare di non essere ansiosi, ma sicuri di sé senza cadere nella presunzione, dimostrare serietà e professionalità attraverso risposte non troppo sintetiche e nemmeno troppo lunghe, stimolare una conversazione proattiva e biunivoca: coinvolgere l’interlocutore argomentando le proprie opinioni.
Se si hanno bisogno di chiarimenti, chiedere è lecito, denota professionalità.

Bisogna pensare che in quel piccolo lasso di tempo (dalla mezz’ora all’ora), l’obiettivo del selezionatore è di avere tutte le informazioni possibili utili a capire il profilo della persona che si trova di fronte.

Poiché numerose società hanno sedi all’estero, l’uso di Skype per i colloqui conoscitivi sta diventando sempre più diffuso. 

Rispetto al classico colloquio che si svolge in ufficio dove ci sono tante possibili distrazioni, in quello web il campo visivo è tutto sullo schermo ed inevitabilmente l’attenzione è focalizzata solo sul candidato. 
Ogni piccolo dettaglio conta e può fare la differenza.

Ma come presentarsi al meglio? Ecco i consigli del Blog di Cliclavoro!

Comunicazione non verbale

Per condurre un colloquio di successo non basta essere soltanto competenti e preparati rispetto al lavoro per cui ci si candida, altri fattori hanno una valenza importante, come l’analisi dei propri aspetti interiori, la conoscenza delle proprie motivazioni e le note caratteriali necessarie sul posto di lavoro. Ma soprattutto, è decisivo il modo in cui si comunicano le proprie qualità, con le parole e anche attraverso il linguaggio del corpo.

È bene mostrare un atteggiamento positivo anche attraverso la comunicazione non verbale. Toni, gesti e sguardi hanno un significato importante e vanno a completare il sistema delle valutazioni sulla nostra persona e su quel che diciamo.

Dalla psicologia comportamentale arrivano i suggerimenti utili per fare bella impressione sin dal primo istante: la stretta di mano deve essere risoluta ma non troppo, lo sguardo fisso negli occhi, la voce rilassata, mentre vanno evitati quei gesti rivelatori di insicurezza e nervosismo come braccia incrociate, gambe accavallate, il contatto continuo con viso e capelli.

Fondamentale è capire che cosa davvero si vuole dalla propria vita professionale: il potere a tutti i costi, il guadagno oppure la stabilità, la comodità? Chiarire le proprie motivazioni aiuta, infatti, a fissare con precisione gli obiettivi e a meglio indirizzare la ricerca di un lavoro che soddisfi davvero le nostre ambizioni.

E il segreto finale? Sorridere è la chiave di tutto. La comunicazione è sempre reciproca e quando lanci un messaggio non verbale ti ritorna. Per predisporre positivamente l’altro, iniziamo noi a lanciargli segnali positivi e inconsciamente li coglierà.

 

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