Tematiche Politiche attive per il lavoro
Politiche attive per il lavoro
AVVISO
L’art. 3 del Decreto-legge n. 75 del 22 giugno 2023 (convertito in Legge n. 112/2023) ha attribuito al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali le funzioni svolte dall'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) che, quindi, a decorrere dal 1° marzo 2024, data di entrata in vigore del DPCM n. 230/2023, è stata soppressa. Le funzioni di ANPAL sono in corso di riorganizzazione nelle more dell'adozione del Decreto Ministeriale di individuazione delle singole unità organizzative delle Direzioni generali.
Le politiche attive per il lavoro, come individuate dal Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 150, successivamente modificato dal Decreto Sostegni bis e dalla Legge di Bilancio 2022, includono le diverse misure volte a garantire la fruizione dei servizi essenziali per il lavoro su tutto il territorio nazionale, assicurando l’esercizio unitario delle relative funzioni amministrative.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province Autonome, nell’ambito delle rispettive competenze, esercitano il ruolo di indirizzo politico in materia di politiche attive per il lavoro, mediante l’individuazione di strategie, obiettivi e priorità che identificano la politica nazionale in materia, incluse le attività relative al collocamento dei disabili. Per ulteriori informazioni sulla Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro consulta la pagina dedicata.
Nello specifico, all’interno del Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali, si colloca la Direzione Generale delle Politiche attive del lavoro preposta a svolgere le seguenti funzioni:
- l’istruttoria per l’esercizio delle funzioni di indirizzo da parte del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di politiche attive per il lavoro e concernenti la Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro (di cui all’art. 1 del D.Lgs. n. 150/2015);
- la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di politiche attive del lavoro nonché funzioni di verifica e controllo;
- la gestione delle risorse del bilancio dello Stato destinate all’ANPAL, nonché alle Regioni per il concorso alle spese di funzionamento dei Centri per l’Impiego;
- il monitoraggio e l’elaborazione dei dati riguardanti le politiche occupazionali e del lavoro, anche avvalendosi degli esiti delle attività di monitoraggio e valutazione dell’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (I.N.A.P.P.);
- svolge funzioni propedeutiche all’atto di indirizzo del Ministero e di vigilanza sull’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL);
- supporta il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’espressione del parere preventivo sugli atti dell’ANPAL (ai sensi dell’art. 3, comma 2, D.Lgs. n. 150/2015);
- gestisce il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili, cura la definizione delle linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità, la relazione biennale al Parlamento sullo stato di attuazione delle norme per il diritto al lavoro dei disabili, l’attuazione della Banca dati sul collocamento mirato, fermo restando che il collocamento dei disabili e l’attuazione della Legge 12 marzo 1999, n. 68, sono conferiti all’ANPAL (art. 9, comma 1, lett. a, D.Lgs. n. 150/2015);
- coordina, in raccordo con la Direzione generale dell’innovazione tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione, lo sviluppo, l’esercizio e la manutenzione del sistema informativo del Ministero in materia di politiche del lavoro, assicurando i flussi informativi con altri soggetti istituzionali;
- coordina la materia degli incentivi all’occupazione;
- attua gli interventi di competenza del Ministero in materia di autoimprenditorialità ed autoimpiego (Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 185);
- svolge gli adempimenti in materia di aiuti di Stato alla formazione e all’occupazione, nell’ambito delle politiche attive e di quelle volte all’occupabilità del capitale umano;
- vigila e controlla gli enti nazionali di formazione professionale;
- promuove e coordina le politiche di formazione e le azioni rivolte all’integrazione dei sistemi della formazione, della scuola e del lavoro;
- autorizza l’attivazione dei fondi interprofessionali per la formazione continua (art. 118 della L. 23 dicembre 2000, n. 388) e autorizza l’attivazione dei fondi bilaterali (art. 12 del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276);
- provvede al riconoscimento delle qualifiche professionali;
- ripartisce i fondi destinati alle politiche di formazione;
- attua le politiche in materia di istruzione e formazione professionale e della formazione tecnica superiore;
- cura la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di riconoscimento e certificazione delle competenze e di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento e svolge le funzioni di verifica e controllo del rispetto dei medesimi;
- svolge le funzioni dell’autorità di audit dei Fondi strutturali e di investimento europei per i programmi operativi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nonché dell’ANPAL;
- cura le relazioni con organismi internazionali per le materie di propria competenza.
Per tutte le informazioni sulle competenze e funzioni dell’ANPAL, come individuate dal Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 150 (art. 9), visita il portale istituzionale.