Tematiche Misure inclusione e accesso lavoro

Le misure per l’inclusione sociale e lavorativa e per l’accesso al mercato del lavoro introdotte dal cosiddetto Decreto Lavoro 2023

Misure inclusione e accesso lavoro

Il cosiddetto Decreto Lavoro 2023 (decreto legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni in legge 3 luglio 2023, n. 85) - recante “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro” - contiene numerose azioni concrete rivolte a famiglie, lavoratori e imprese, con l’obiettivo di favorire e incentivare l’inclusione nel tessuto produttivo e l’accesso al mondo del lavoro. Fra queste, l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro.

L’Assegno di inclusione
Viene istituito dal primo gennaio 2024, come misura di contrasto alla povertà, fragilità ed esclusione sociale delle fasce deboli di popolazione, tramite l’attivazione di percorsi di inserimento sociale, formazione, lavoro e politiche attive del lavoro. Il contributo economico spetta a tutti i nuclei familiari con presenza di persone con disabilità, minori, over 60 o componenti in condizione di svantaggio, inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari. L’importo dell’assegno integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro annui moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza e il beneficio è erogato per un massimo di 18 mesi, rinnovabili, per periodi ulteriori di 12 mesi, previa sospensione di un mese. L’Assegno di inclusione deve essere richiesto telematicamente all’INPS o presso i CAF che sottoscriveranno apposita convenzione con l’INPS o presso i Patronati.

Il Supporto per la formazione e il lavoro
Si tratta di uno strumento attivo dal primo settembre 2023 e utilizzabile da parte di tutti i componenti tra i 18 e i 59 anni dei nuclei familiari con ISEE non superiore a 6.000 euro (che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione, salva la coesistenza di particolari condizioni). Consiste nella partecipazione a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento, accompagnamento al lavoro e politiche attive del lavoro. La richiesta di accesso allo strumento avviene telematicamente tramite la medesima piattaforma attivata per l’Assegno di inclusione (il SIISL). In seguito, il richiedente viene convocato dai servizi per il lavoro per sottoscrivere un patto di servizio personalizzato e potrà così ricevere offerte di lavoro o inserirsi autonomamente in percorsi di formazione. L’interessato riceve, inoltre, 350 euro mensili, per un massimo di 12 mesi, per il periodo di partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate.

I controlli
Con l’obiettivo di garantire a tutti cittadini un corretto utilizzo di queste nuove azioni a favore di inclusione sociale e accesso al mondo del lavoro sono previsti controlli coordinati tra Ispettorato Nazionale del Lavoro e Carabinieri. Inoltre, l’Ispettorato avrà accesso a tutte le banche dati INPS. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali adotterà prontamente un piano triennale di contrasto all’irregolare percezione delle misure.

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